David Bowie, l’8 gennaio è uscito l’EP “No Plan” e un nuovo video

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MILANO – Un minuto dopo la mezzanotte, l’8 gennaio, giorno in cui David Bowie avrebbe compiuto 70 anni, è comparso in rete un emozionante video del brano “No Plan”.

“No Plan” è anche il titolo dell’EP, disponibile in digitale dall’8 gennaio, che contiene 4 pezzi: “No Plan”, “Killing a Little Time”, “When I Met You” e “Lazarus”, il singolo di ‘Blackstar’, il 28esimo e ultimo album di Bowie. Le prime tre tracce erano presenti in “Lazarus Cast Album”, pubblicato il 21 ottobre, e ora sono disponibili separatamente su tutte le piattaforme di streaming e di download.

La regia del video di “No Plan” è di Tom Hingston che aveva già collaborato con Bowie per il premiato video di “Sue (Or In A Season Of Crime)”, dalla raccolta “Nothing Has Changed”, e aggiunge un potente racconto in immagini alla forza ipnotica di una ballad definita da Rolling Stone America (che l’ha messa al #4 nella sua classifica delle 50 Best Songs del 2016) come “un magnifico finale… l’ultimo segnale lanciato dall’universo di Bowie”.

La registrazione del brano di “No Plan” è avvenuta contemporaneamente a quella di ‘Blackstar’. Nonostante non siano stati annunciati, il video di “No Plan” ha superato le 500mila views nelle prime 24 ore, mentre l’EP ha raggiunto la prima posizione su iTunes in 11 Paesi (tra i quali UK, Irlanda, Norvegia) e ha dominato la top 20 in più di 30 Paesi.

L’8 gennaio era anche l’anniversario dell’uscita di ‘Blackstar’, l’album che è riuscito a crescere sempre di più in questi 12 mesi diventando una pietra miliare della produzione di Bowie sia dal punto di vista commerciale che della critica. Ha raggiunto il #1 in più di 20 Paesi (per la prima per Bowie anche in U.S.), ha chiuso il 2016 con 5 nomination ai Grammy (Best Rock Performance, Best Rock Song, Best Alternative Music Album, Best Recording Package e Best Engineered Album -Non-Classical) ed è stato considerato il miglior album dell’anno da molte delle più importanti testate giornalistiche (AV Club, Flavorwire, The Los Angeles Times, MOJO, Newsweek, Now, Paste, Q, The Wire, Uncut e altre).