Economia

Dollaro ai massimi da 3 settimane dopo pubblicazione minute Fed

ROMA – Il dollaro è salito ai massimi da tre settimane all’indomani della pubblicazione delle minute della riunione della Federal Reserve di luglio, che hanno indicato che i tassi di interesse statunitensi resteranno più alti più a lungo per ridurre l’inflazione. La sterlina è scesa brevemente al di sotto del livello di 1,2 dollari al minimo da tre settimane, grazie al dollaro più forte, e ha anche sofferto di dati sull’inflazione molto alta pubblicati il giorno prima, che hanno rafforzato i timori sulle prospettive di crescita del Regno Unito.

La sterlina è scesa dello 0,3% a 1,2015 dollari, mentre l’euro è sceso dello 0,2% a 1,0157 dollari. Il dollaro è salito inoltre leggermente sullo yen per essere scambiato a 135,25 unità della divisa nipponica, appena fuori dal suo massimo notturno di una settimana. I vertici della Fed hanno riscontrato “piccoli indizi” alla fine del mese scorso che le pressioni inflazionistiche statunitensi si stiano allentando, come hanno mostrato i verbali pubblicati mercoledì.

I verbali segnalano inoltre un eventuale rallentamento del ritmo degli aumenti, ma non un passaggio ai tagli nel 2023 che i trader fino a poco tempo avevano già prezzato sui futures sui tassi di interesse. I trader vedono una probabilità del 40% circa di un terzo aumento consecutivo del tasso della Fed di 75 punti base a settembre e si aspettano che i tassi raggiungano un picco di circa il 3,7% entro marzo e si fermino lì fino alla fine del 2023.

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Redazione L'Opinionista

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