Don Ciotti: “L’omertà uccide”

100

BARI – “L’omertà uccide la libertà e la speranza della gente. Non dimentichiamo che c’è anche una mafiosità di molti che delegano sempre agli altri il compito di intervenire e questa è una delle malattie più terribili”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le mafie, a Canosa di Puglia, nel nord Barese, dove partecipa a un incontro sulla legalità. “L’indifferenza è una sorta di rassegnazione: tanto le cose non cambieranno mai- ha aggiunto – Invece il cambiamento che noi desideriamo ha bisogno di ciascuno di noi e noi dobbiamo essere parte di questo cambiamento”.

“Credo che bisogna avere più coraggio tutti e non lasciare soli quelli che si espongono”, ha continuato don Luigi ricordando che “la storia ci ha insegnato nel nostro Paese che dove si sono unite le forze degli onesti si è diventati una forza, dove chi ha denunciato non è stato lasciato solo è stato possibile voltare pagina e creare un percorso reale di cambiamento vero”. Oggi “è necessario rigenerarci tutti però, perché se non ci rigeneriamo come persone, cittadini, associazioni, degeneriamo – ha continuato – La denuncia è importante, oggi più che mai: non lasciamo solo chi lo fa. Non solo lo stato deve fare la propria parte, ma anche noi come cittadini”.