“Se Calenda preferisce andare da solo, non lo capisco ma lo rispetto e gli faccio i migliori auguri. Non è un problema di firme o di liste: è un problema politico. La scelta è chiara. C’è una casa comune a Bruxelles, che si chiama Renew Europe. Se vogliamo costruirla anche in Italia, noi siamo della partita. Altrimenti amici come prima, ma nessun teatrino mediatico come quello di questi giorni”, conclude l’ex presidente del consiglio.
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