Esame di maturità 2020: reintrodotta la traccia di Storia, obbligatorie le prove Invalsi

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prove invalsi

Tra le novità previste dalla circolare del Miur anche l’eliminazione del metodo delle tre buste per la prova orale, il ministro Fioramonti: “l’avvio del colloquio non sarà un sorteggio da lotteria”

ROMA ‒ Per essere ammessi all’esame di Stato 2019/2020 sarà necessario aver sostenuto durante l’anno di corso le prove a carattere nazionale predisposte dall’Invalsi, finalizzate a valutare non lo studente bensì l’efficacia e lo stato di salute del sistema scolastico nazionale.

È una delle novità esposte nella circolare diffusa dal Miur. Viene inoltre specificato che sarà reintrodotta la traccia di Storia, e che per la prova orale non verrà più utilizzato il procedimento delle tre buste: quest’ultima modifica è stata apportata allo scopo di eliminare quella che per gli studenti potrebbe costituire una fonte di stress.

Riguardo al ripristino della prova scritta di Storia, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha spiegato su facebook per quale motivo ha deciso di cancellare una delle principali modifiche introdotte lo scorso anno dal suo predecessore Marco Bussetti: “Ne avevano chiesto il ritorno a gran voce la società civile, il mondo della scuola e gli studenti. La Storia è finalmente tornata fra le tracce della prima prova scritta della Maturità, via maestra per comprendere il mondo contemporaneo”.