Fabrizio Bosso pubblica il nuovo album “Someday” con lo Spiritual Trio

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foto di Antonella Aresta

MILANO – Lo Spiritual Trio di Fabrizio Bosso festeggia 10 anni di musica con un nuovo album dal titolo “Someday”, uscito ieri (6 dicembre) per la Warner, e un tour di otto concerti in Italia. Fabrizio Bosso, Alberto Marsico e Alessandro Minetto sugellano il loro decennale sodalizio con un terzo album che rende nuovamente omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante Gospel e Spiritual.

Prima data del tour sarà domenica 15 dicembre dal Blue Note di Milano, poi lunedì 16 alla Piazza Salotto/Skydome di Pescara, martedì 17 al Per Bacco di Taranto, mercoledì 18 all’Officina 72 di Agropoli (SA), giovedì 19 al Mercato Sonato di Bologna, venerdì 20 al Moro di Cava de’ Tirreni (SA), sabato 21 al Teatro Comunale di Gonzaga (MN) per finire domenica 22 al Teatro del Pane di Treviso.

Il primo album del Trio, “Spiritual“ (2011), pubblicato dopo due anni di concerti, affrontava un repertorio radicato nella tradizione popolare nera (Nobody Knows the Trouble I’ve Seen, Down By The Riverside, When the Saint go Marchin’ in). In “Purple” (2013), il trio ha invece scelto di esplorare più a fondo quel mondo, alla ricerca di un repertorio – tanto tradizionale che moderno – in cui potersi esprimere al meglio (A Change is Gonna Come, Wide in the Water, Go Down Moses).

Con “Someday”, il passaggio ulteriore è quello di ampliare ulteriormente la ricerca fra brani che, pur non provenendo dalla tradizione Spiritual, possano essere reinterpretati in quella chiave e, soprattutto, essere apprezzati nella sonorità ormai inconfondibile del trio. In questo ultimo lavoro, lo Spiritual Trio partecipa a “Music For Love”, progetto di solidarietà attraverso la musica di cui Fabrizio Bosso è testimonial.

In “Someday”, Fabrizio Bosso, Alberto Marsico e Alessandro Minetto mettono subito le cose in chiaro sin dalle primissime tracce: Cold Duck Time del pianista e vocalist americano Les McCann e la ballad Lawns di Carla Bley introducono immediatamente l’ascoltatore nel mood dell’album. Ma è nel terzo brano che si svela l’ospite d’eccezione Mario Biondi, che interpreta con grande pathos Someday We All Be free di Donnie Hathaway ed Eddy Howard, suonato anche in versione strumentale a chiusura dell’album.

Non mancano i brani originali, come Forward di Minetto e Marsico, Bernie’s Toon di Bosso, Say it Loud di Marsico che firma anche, insieme a Bosso, A Lullaby. Infine, a impreziosire Someday, il brano di tradizione gospel I Shall Wear A Crown, l’omaggio ai fratelliAdderly in Sermonette e Bridge Over Troubled Water di Paul Simon, uno spiritual laico con al centro una licenza blues del Trio.