“Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per se’ stessi la denominazione di patrioti. La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell’Unità di Italia.
È durata una quindicina di minuti la visita al Sacrario della Brigata Maiella del Presidente Mattarella a Taranta Peligna (Chieti) in occasione del 25 aprile. Il capo dello stato ha deposto una corona. Ad accoglierlo tantissime persone e studenti che hanno intonato l’Inno d’Italia e Bella Ciao. Mattarella era accompagnato, in questa sua prima tappa della visita in Abruzzo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.
Il Capo dello Stato è ripartito per Casoli (Chieti) dove si svolgeva la commemorazione del 73esimo anniversario della Liberazione. A Casoli intervento pubblico al locale teatro comunale. In forma privata il Capo dello Stato ha visitato il Castello Ducale dove la Brigata Maiella fu fondata il 5 dicembre 1943. Dal castello Mattarella si è spostato nel luogo della memoria, ex campo di concentramento fascista, dove sono state internate 218 persone, tra civili ebrei stranieri, sloveni e croati tra il 1940 e 1943.
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