Fita: “Gli scioperi alla Motorizzazione Civile non garantiscono la sicurezza”

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ROMA – In diverse città italiane i dipendenti della Motorizzazione Civile hanno proclamato scioperi contro la privatizzazione di servizi quali la revisione dei veicoli pesanti paventando minacce alla sicurezza stradale. “Ma non è così”, si legge in una nota di CNA Fita.

“Per ottenere la revisione dei veicoli pesanti dagli uffici pubblici – denuncia CNA Fita – sono ancora necessari da sei mesi a un anno. Con la conseguenza che tali veicoli all’estero non possono viaggiare, arrecando un enorme danno economico agli imprenditori. Possono invece circolare per le strade italiane ma senza che vengano garantite nei tempi previsti le condizioni minime di sicurezza della circolazione per tutti gli utenti della strada, autisti di tali mezzi compresi”.

Questa “incresciosa situazione”, evidenzia la Fita, “va avanti da anni benché la Legge di Bilancio 2019 abbia contemplato espressamente la possibilità di affidare ai privati l’attività di revisione dei veicoli pesanti, modificando l’articolo 80 del Codice della strada. Purtroppo lungaggini ministeriali e posizioni contrastanti all’interno della Motorizzazione Civile hanno determinato l’attuale situazione di emergenza senza che ci si preoccupasse effettivamente della sicurezza stradale”.

In conclusione, la CNA Fita ritiene “paradossale” che la situazione venga ulteriormente esasperata con scioperi e iniziative simili destinati a ritardare le revisioni già prenotate e con il rischio di pregiudicare la sicurezza delle nostre strade”.