“Il Fronte delle Donne”, a febbraio e marzo, in scena a Roma e Terni

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"Il Fronte delle Donne", a febbraio e marzo, in scena a Roma e Terni“Il Fronte delle Donne”, inserito tra gli spettacoli di interesse nazionale nell’ambito delle celebrazioni governative 2014-2018 per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Porta sul palco otto voci femminili che alternano recitazione e musica, accompagnate da 2 chitarre e da diversi documenti video

ROMA – “Il Fronte delle Donne”, in scena al Tetro Vascello di Roma dal 20 al 25 febbraio e al Teatro Comunale Secci di Terni dal 15 al 16 marzo. Lo spettacolo svela il fondamentale ruolo delle donne, quasi sempre dimenticato, durante il più grande e devastante massacro bellico che la storia ricordi: il conflitto della prima guerra mondiale del ’15-’18.

Ideato e interpretato da Lucilla Galeazzi, tra le più autorevoli voci della musica popolare italiana. Vincitrice nel 2006 della targa Tenco per il migliore album folk. L’evento si apre con una coinvolgente introduzione letteraria di Maria Rosaria Omaggio, che ne ha anche curato regia e allestimento. Nel prologo, l’attrice ci riporta indietro di un secolo con l’interpretazione delle poesie di guerra di Ungaretti. Le pagine più significative dal voluminoso “Parla una donna – Diario di guerra” di Matilde Serao e i versi femministi di un’insospettabile Ada Negri.

Narrazioni e testimonianze dirette e storiche si alternano a canti di soldati e donne. Immagini di repertorio si fondono con luci e atmosfere per riportare in vita – in modo originale e commovente – i ricordi che sono le radici della vita femminile dal 1915 in poi.

Un viaggio nel tempo feroce della guerra in cui le prostitute portate al fronte nei cosiddetti “casini di guerra” erano obbligate a ritmi inumani: fino a 140 rapporti al giorno. Un tempo in cui le operaie che si ammalavano per i massacranti ritmi di lavoro non potevano restare a casa per paura di essere licenziate. Il lutto si trasformò da avvenimento doloroso e privato, a condizione diffusa e pubblica cui le donne – intellettuali e non – reagirono coraggiosamente formando associazioni per l’aiuto ai militari, sostegno alle famiglie, raccolta di fondi per il fronte.