Negli ultimi anni il futuro di Panchiko è diverso da come la band britannica se lo immaginava quando erano adolescenti, creando pezzi eterei di musica rock sincera, ma che scaturiva poco interesse all’esterno, suonando in stanze quasi vuote. Hanno così messo da parte le loro speranze di diventare musicisti a tempo pieno ed hanno intrapreso altre carriere. La loro abilità artistica ai tempi del liceo è diventata un lontano ricordo. Ma tutto è cambiato nel 2016, quando un utente di internet ha scoperto il cd demo scartato di Panchiko del 2000, ‘D>E>A>T>H>M>E>T>A>L’ in un negozio dell’usato di Nottingham e lo ha pubblicato su 4chan per curiosità. Ci sono voluti 4 anni per raggiungere milioni di ascoltatori curiosi e così Panchiko si sono riformati nel 2021 con i membri originali (Andy Wright, tastiera e produttore; Owain Davies, cantante e chitarrista; Shaun Ferreday, bassista) insieme ai nuovi aggiunti (Robert Harris, chitarrista; John Schofield, bassista) per perseguire con vigore un nuovo entusiasmante percorso.
Dopo aver scoperto la propria viralità nel 2020, hanno girato il mondo e scritto, registrato e pubblicato il loro primo album in oltre 20 anni, ‘Failed At Maths’, del 2023, seguito dall’atteso ‘Ginkgo’, in arrivo il 4 aprile, un progetto di 13 tracce che vede la band realizzare parte della musica più introspettiva, cinematografica e commovente mai vista.
“L’intera produzione è decuplicata” afferma Wright che, nel frattempo, ha potuto lasciare il proprio lavoro, come gli altri membri, per dedicarsi alla musica a tempo pieno e rendere onore ai sogni adolescenziali, che è anche il nome dello studio che la band ha a Nottingham, ‘teenage dream’.
Con del tempo a disposizione, realizzare ‘Ginkgo’ è diventato un processo molto diverso, lento e curato, dai testi alla musica, che appare più grande, più colorata, con una scala sonora e lirica più grandiosa, e forse anche un po’ più stanca e vissuta.
Dopo aver girato il mondo con i brani che avevano scritto da adolescenti, Panchiko hanno iniziato a creare musica che riflettesse la lora realtà attuale da adulti, tra turbinii di chitarre e pad di synth, strade tortuose che raccontano l’età adulta e l’impegno a lungo temine. Ma anche se la band esplora i particolari della mezza età, la versione adolescente di se stessi fluttua ancora nelle loro menti, soprattutto considerando che i fan di Panchiko sono più giovani. Questo mood giovanile si può percepire dal mondo sonoro della band, che spazia tra il trip-hop e il folk-orchestrale.
La maggior parte dei loro fan risiedono negli Stati Uniti, un luogo con cui avevano pochi legami prima della loro viralità. “Normalmente non facciamo molti spettacoli in Inghilterra, perché lì non piacciamo a nessuno” scherza Wright. “Eravamo troppo in anticipo sui tempi”. Vedere la vastità di un paese straniero ha fatto emergere nuovi suoni e trame. E’ giusto, quindi, che l’apertura di ‘Ginkgo’ sia intitolata ‘Florida’, un brano caratterizzato da un insieme diversificato di suoni e salti musicali, un vasto panorama di fioriture di chitarra e trame sonore quasi aliene.
Nuovi posti, una nuova generazione di ascoltatori, una vita completamente nuova: lo shock delle circostanze porta Panchiko a riflettere sulla gioventù che hanno perso da quando hanno registrato il demo del liceo. “Abbiamo dovuto cancellare ‘My Mortgage Repayments Are Going Up’” ride Wright, offrendo il titolo di una canzone sarcastica. E anche se non hanno registrato un album sulla noia della vita adulta, hanno realizzato un disco che riflette sinceramente la loro posizione nella vita. Ciò è stato rafforzato dal fatto che la band ha realizzato il record di biglietti venduti in ogni parte dell’Inghilterra.
La copertina del disco rappresenta la foto della figlia di Wright, che lei stessa ha scattato. “Aveva appena compiuto due anni, è scappata con il mio telefono e la copertina del nostro album era pronta”. L’artwork è un invito a considerare l’ampiezza dell’esperienza di Panchiko, dall’adolescenza e dal talento artistico adolescenziale in poi. La stessa straziante onestà che ha attratto legioni di fan. Questa etica sincera si riflette anche nel titolo del disco, ‘Ginko’, e nella title-track: “tu comandi alle foglie di cadere / il ginko si piega a piacimento”. Una riflessione sui limiti del controllo, della collaborazione e del destino, la canzone è la meditazione adatta per una band la cui rinascita è avvenuta attraverso un mix di fortuna, abilità artistica ed energia lucida. Non potevano “comandare alle foglie di cadere” quando erano adolescenti che arrancavano sull’improbabile collina del successo da rock star, e ancora non possono. Ma come l’albero del ginko, le loro radici crescono in profondità, il che rende il percorso ancora più semplice.
La forza trainante di ‘Ginkgo’ è un’interazione ritmica tra batterie strascicate, chitarre acustiche, combo di jazz, contrabbassi pizzicati, melodie toniche e morbide accompagnate dalla voce di Owain Davies che riporta ai Radiohead.
Con il nuovo album Panchiko riscopre ed espande il suo amato sound. La crudezza originale rimane, ma con una tavolozza ancora più varia, con momenti che ricordano gli ELO più elettronici fino allo stile di OK Computer dei Radiohead ed accenni trip-hop, con una giocosità cromatica ed una teatralità intelligente.