Il mercato del Barolo e del Barbaresco non ha risentito degli effetti della pandemia

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ALBA – Il mercato del Barolo e del Barbaresco non ha risentito degli effetti della pandemia. In queste zone troviamo i “cru”, terreni particolarmente pregiati per esposizione, composizione del terreno. Ad esempio: il Barolo può essere prodotto dal vitigno nebbiolo in soli 11 comuni, i prezzi dei vigneti con determinate esposizioni vanno dai 600mila € all’ettaro, fino a 3 milioni di € (ed oltre) all’ettaro per le posizioni ed esposizioni migliori. Presenti grossi investitori (anche d’oltreoceano) disposti a spendere cifre considerevoli per l’acquisizione di aziende vitivinicole affermate e questo ha portato ad un notevole incremento del mercato.

“Sempre sostenuta la domanda nel comune di Alba e in quelli limitrofi. Si conferma la crescita di richieste di case di campagna – afferma Enrico Garino, Affiliato Tecnocasa – iniziata subito dopo il lockdown. Le cercano sia residenti del posto come prima casa sia stranieri che, dal Nord Europa, acquistano la casa vacanza in questi luoghi.  In entrambi i casi ci si orienta verso immobili di 120-150 mq con circa 1000 mq di giardino, indipendenti su quattro lati, privi di servitù di passaggio, con un giardino circostante, possibilmente piscina e una buona esposizione panoramica. Il budget dell’acquirente italiano è più contenuto e si aggira intorno a 300-400mila € per una soluzione ristrutturata. Alcuni acquirenti stranieri realizzano anche attività di B&B.

Negli ultimi anni cresce l’interesse per la denominazione di origine controllata e garantita “Alta Langa”, riservata ai vini spumanti, ottenuti esclusivamente con la rifermentazione in bottiglia, dalle uve provenienti dai vitigni Pinot nero e Chardonnay, provenienti dai vigneti coltivati ad altitudini più alte, come nel caso dei Comuni dell’Alta Langa dove prima erano presenti boschi e noccioleti. In futuro anche il mercato immobiliare di questa zona potrebbe avere un impulso positivo dallo sviluppo di questo tipo di prodotto. Le soluzioni da ristrutturare hanno avuto l’incentivo dei bonus per la ristrutturazione ma si nota una maggiore propensione all’acquisto di soluzioni utilizzabili. Queste zone, infatti, fanno parte del patrimonio Unesco e necessitano di autorizzazioni per eseguire i lavori di ristrutturazione che possono dilatare le tempistiche di realizzo. A titolo di esempio una soluzione in buono stato di 150 mq, con 2000-3000 mq di terreno annesso può costare da 400 a 450 mila €”.

“Nel territorio del Barolo e del Barbaresco – afferma Roberto Pasquero, Affiliato Tecnocasa – la ricerca di case in campagna è sempre stata molto elevata ma, negli ultimi tempi, si registra una vivacità elevata che porta a tempi di vendita molto brevi per soluzioni particolarmente panoramiche in ottime condizioni d’uso. Numerosi gli acquisti di casa vacanza da parte di acquirenti stranieri soprattutto del Nord Europa ma non mancano torinesi e milanesi alla ricerca di un ‘abitazione da usare durante il week end in alternativa alle località di mare.   La presenza del giardino circostante e la possibilità di poter istallare una piscina sono fondamentali. Importante anche la posizione panoramica mentre incide meno lo stato dell’abitazione. Negli ultimi anni molti turisti sono stati attrattati dalla possibilità di poter percorrere dei sentieri collinari in bicicletta. Tra l’altro si svolge in queste terre la gara ciclistica amatoriale “Granfondo Bra-Bra”. Chi desiderasse una casa in campagna in queste zone (Barolo, Monforte, Castiglione) deve mettere in conto per una soluzione di 150 mq con giardino di 300-500 mq almeno 400-500 mila €. Quotazioni simili per i comuni di Barbaresco, Neive e Treiso. I valori elevati sono giustificati da un’offerta molto bassa”.