Giulia Besa tra “Gemelle” e nuove pubblicazioni

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Giulia Besa

La giovane scrittrice ci racconta del suo ultimo romanzo e delle produzioni che a breve usciranno in libreria

Bentrovata Giulia e grazie per la tua disponibilità a raccontarci qualche interessante dettaglio sulle tue ultime pubblicazioni. Iniziamo subito da “Gemelle” il tuo ultimo romanzo pubblicato da Giunti Editore nel 2018. Si tratta di una storia che come dichiari nel titolo, vede protagoniste due gemelle ma in particolare una delle due, Vera. Sarà lei, che determinata aiuterà a risolvere il mistero che attanaglia Celeste. Cosa e quanto c’è di tuo sia in Vera che in Celeste?

Vera è una ragazza sarcastica, nerd, acida, studiosa e poco attenta agli aspetti sociali della vita, fatta esclusione per il suo migliore amico Paolo con cui non si perde un sabato di gioco ai videogames.

Celeste d’altro canto ha un’anima solare, è socievole, sensibile, la più popolare della scuola ed è anche molto romantica. A un occhio esterno può sembrare che Vera sia cinica e menefreghista, che si senta superiore a tutti, invece è attenta alle sofferenze degli altri e subito pronta ad aiutare Celeste nel momento del bisogno. Invece Celeste viene presa per una superficiale, che guarda solo il look e segue le mode, la tipica ragazza che si interessa solo del ragazzo figo e studia poco. Al contrario è una persona estremamente sensibile, e ferita da sofferenze profonde.

Direi che in Vera ho messo il mio sarcasmo; l’ironia e lo humor nero sono di certo caratteristiche che mi appartengono. Celeste invece ha preso la mia sensibilità e la “vena artistica”, diciamo.

Cosa ti ha portato a scrivere un romanzo su un rapporto umano così diverso come descrivi tu nel romanzo e simbiotico per certi aspetti?

Mi piaceva il lato “magico” di una Vera che poteva diventare Celeste, e così capirla profondamente. Mi piaceva anche il lato dell’indagine, con la protagonista che doveva barcamenarsi tra le mille novità della vita mondana di Celeste. Un po’ una Morticia nei panni di Ariel, per intenderci, e con l’ironia di Vera sapevo che sarebbe stato divertente. Inoltre, un’altra cosa che mi ha fatto venire voglia di scrivere di due sorelle, e che mi avvicina a Vera, è l’amore fraterno. Ho un fratellino più piccolo – lo chiamo fratellino ma ha solo quattro anni meno di me, e tra poco si laureerà – e gli sono da sempre molto legata. Quando ci sono sentimenti forti tra le persone, c’è terreno fertile per l’ispirazione di uno scrittore. Non c’è conflitto più sconvolgente in narrativa del mettere in pericolo una persona che il protagonista ama. Conoscendo bene l’amore tra fratelli, avrei potuto facilmente calarmi nei panni di Vera quando Celeste fosse stata in pericolo.

copertina gemelle

Quando hai iniziato a scrivere, avevi già in mente l’epilogo e la vicenda nella sua interezza? Svelaci come si scioglie la storia prima che venga scritta nella mente di una scrittrice.

Il mio metodo attuale prevede che prima di mettermi a scrivere il romanzo io faccia una scaletta molto dettagliata, scena per scena, con ogni avvenimento della storia. Una volta completata la scaletta, che richiede da una a due settimane di lavoro, comincio a scrivere il romanzo, sapendo già gli avvenimenti e potendo così avere presente il quadro d’insieme mentre stendo la prima stesura. Questo facilita il lavoro perché riduce al minimo il rischio di incongruenze e permette da subito di fare rimandi e riferimenti nel testo che sarebbero molto difficili se andassi a braccio. “Gemelle” è nato dall’idea di Vera che diventava Celeste perché quest’ultima stava male. L’idea mi piaceva molto, e ho scritto subito una sinossi di poche pagine da proporre all’Editore. A quel punto ho saputo chi era all’origine del male che consumava Celeste. O almeno, ho saputo chi era uno dei colpevoli. Poi, con la scaletta, è arrivato tutto il resto della storia. E anche se qualcosa in fase di scrittura cambia sempre, il grosso rimane lo stesso.

Sei giovanissima ma hai già alle spalle una ricca produzione letteraria iniziata nel 2011 con il romanzo “Numero sconosciuto”. Oggi hai in cantiere un nuovo libro che uscirà a marzo sempre per Giunti Editore, “Il segreto del mio migliore amico”. Di cosa parlerà se puoi darcene una brevissima anticipazione.

“Il segreto del mio migliore amico” ha sempre come protagonista Vera, che però ora frequenta l’università e si trova a risolvere un mistero ancora più spinoso di quello di Celeste. Il suo compagno di corso Orfeo ha infatti iniziato un gioco pericoloso, tramite un’app per cellulare che si chiama “Il significato nascosto della vita”. Questa app assegna a chi la usa prove sempre più tremende, che mettono in pericolo il rendimento scolastico, gli affetti più cari, e persino la stessa vita dei partecipanti al gioco. Vera non sa perché Orfeo ha deciso di iniziare questo gioco rischioso e, se vuole salvare l’amico, dovrà scaricare anche lei l’app e cominciare ad affrontare le prove, sperando di poterlo precedere per fermarlo prima che sia troppo tardi…

Anche se la protagonista è la stessa di “Gemelle”, questo è un romanzo distinto, che si può leggere senza aver letto il precedente. Si tratta di due storie separate che non contengono spoiler l’una sull’altra. Ma di certo chi ha letto “Gemelle” avrà delle belle sorprese!

Domanda di rito Giulia, data la tua fervida penna. Sognavi di fare la scrittrice o è un “mestiere” che ti si è svelato con il tempo?

Ho sempre fantasticato moltissimo, sin da bambina passavo i pomeriggi con la mente dispersa nelle mie fantasie. Perciò mi è sempre sembrato naturale pensare che un giorno avrei svolto un mestiere legato all’immaginazione. Il fatto che il mio cervello sia inclinato alla scrittura credo sia un caso, in altre circostanze avrei provato la carriera da disegnatrice o da regista, o chi lo sa. Ma il caso ha voluto che cominciassi con vero piacere a dedicarmi alla scrittura per incanalare la fantasia, e non potrei essere più felice di così.

Il mio sogno è poter dire, quando sarò vecchia, che in vita mia ho passato più tempo nella fantasia che nella realtà.

Progetti per il futuro? Cosa dobbiamo attenderci?

Quest’anno a marzo uscirà appunto il mio nuovo romanzo per Giunti Editore, “Il segreto del mio migliore amico”. Dopodiché, se tutto procede come dovrebbe, sempre nel corso di quest’anno uscirà “Il cattivo ragazzo che amo”, un new adult che pubblicherò per Rizzoli, si tratta del seguito de “Il cattivo ragazzo che voglio”. Sempre per Rizzoli, nei prossimi anni, usciranno altri due romanzi per i quali ho già firmato e che scriverò prima dell’estate. Uno è il terzo romanzo su Cesare, il mio cattivo ragazzo, e l’altro una sorpresa che ho preparato con cura per i miei lettori.

Dopodiché, ho già altri tre romanzi pronti nel cassetto e altre cinque scalette che vorrei far diventare romanzi quanto prima… e sospetto che per fine anno le scalette saranno diventate dieci. Perciò direi che potrete aspettarvi libri e libri e ancora libri!

Ti ringrazio Monica per questa piacevole intervista, ci vediamo in libreria.