Intesa Sanpaolo e Consorzio Tutela Vini del Trentino: accordo per rafforzare l’accesso al credito delle aziende vitivinicole associate

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foto di Romano Magrone

TRENTO – Intesa Sanpaolo e il Consorzio di Tutela dei Vini del Trentino hanno siglato a Trento un accordo per rafforzare l’accesso al credito delle aziende vitivinicole associate. Nell’occasione, da un’analisi della Direzione Studi e Ricerche dell’istituto di credito, emerge che l’export di vino italiano ha totalizzato circa 6,3 miliardi di euro nel 2020, in contrazione del 2,2% rispetto al 2019. Le esportazioni di vino del Trentino-AA nel 2020 hanno realizzato una crescita tendenziale del 4,3%.

Nei primi sei mesi del 2021 l’export di vino italiano ha superato i 3,3 miliardi, in aumento del 15,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per il Trentino-AA la crescita tendenziale è stata del 11,4%. Rispetto al primo semestre del 2019, le esportazioni di vino del Trentino registrano un progresso del 13,5%. La provincia di Trento si classifica in 18ma posizione tra le prime venti province italiane per produzione di vino nel 2020. Il distretto dei Vini e distillati di Trento ha infatti avuto un incremento delle esportazioni del 44,5% dal 2008 al 2020, passando da 280 milioni di export a quasi 410. Anche nel 2020 l’evoluzione è stata positiva, con una crescita del 5% tendenziale. Nel primo semestre del 2021, ha registrato un ulteriore aumento del 13,4% verso lo stesso periodo del 2020 (+16,8% vs primo semestre del 2019).

In Italia circa il 70% della produzione di vino è certificata DOP/IGP con la provincia di Trento che raggiunge il 99%. In Trentino AA, le produzioni certificate DOP/IGP nella categoria Wine sono 13. La Dop Economy dei vini nel 2019 ha prodotto 544 milioni di euro di valore imbottigliato (quinta regione italiana, il 5,9% del totale nazionale). Nel 2020, l’Associazione Italiana Sommelier ha assegnato il massimo riconoscimento delle “Quattro Viti” a 52 etichette trentine su un totale di 650.

In questo contesto il Consorzio di Tutela Vini del Trentino svolge il compito di tutela e vigilanza sulle denominazioni di origine enologiche della provincia di Trento garantendo un’adeguata sostenibilità anche dal punto di vista ambientale mediante la certificazione nazionale SQNPI, oltre alla promozione dei vini e delle aziende rappresentate sia sul mercato nazionale che su quelli esteri. Il Consorzio, attraverso controlli rigorosi su tutta la filiera produttiva in collaborazione con gli organismi preposti, garantisce ai consumatori l’autenticità delle produzioni vitivinicole tutelate.

Le imprese vitivinicole consorziate grazie all’accordo potranno usufruire di consulenza specifica nei processi di innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, export, crescita, gestione e valorizzazione dei magazzini attraverso strumenti e risorse finanziarie appositamente studiati, oltre che partecipando a workshop tenuti da professionisti della Banca. Sarà inoltre dato accesso ad un’offerta di Intesa Sanpaolo costituita da linee di credito e finanziamenti a breve, medio e lungo termine con l’eventuale supporto di prodotti di finanza agevolata. L’intervento rientra nel piano più ampio per dare supporto agli investimenti legati al PNRR.

In particolare, verrà previsto l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo per sostenere il settore vitivinicolo durante la pandemia. Il pegno rotativo consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Le aziende possono così smobilizzare il prezioso patrimonio custodito in cantina, che diventerà commercializzabile solo a distanza di anni. Il ruolo del Consorzio è decisivo nel fornire alla Banca una stima sul prezzo all’origine del vino di una certa annata, oltre che sulla verifica quali – quantitativa.

Il protocollo di intesa prevede inoltre finanziamenti a medio termine per invecchiamento del vino, miglioramento aziendale per acquisto, costruzione e ristrutturazione di cantine, acquisto terreni e vigneti, immobili rurali e aziende, oltre che per investimenti strumentali in macchinari e attrezzature.

Renzo Simonato, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo ha sottolineato: “L’accordo con il Consorzio di Tutela dei Vini del Trentino consente di offrire opportunità di crescita e valorizzazione alle eccellenti produzioni di un territorio ad alta vocazione vitivinicola. Un’offerta appositamente studiata per venire incontro alle richieste degli imprenditori associati che si trovano oggi a intraprendere scelte lungimiranti per incrementare le proprie quote di mercato agendo su temi chiave come innovazione tecnologica, sostenibilità e internazionalizzazione. Ambiti in cui come Banca siamo in grado di assicurare elevato valore aggiunto in termini di consulenza e professionalità oltre che tramite prodotti e servizi, in linea con i temi del PNRR”.

Pietro Patton, Presidente del Consorzio Vini del Trentino ha dichiarato: “Salutiamo con particolare favore tutte le opportunità che possiamo mettere a disposizione dei nostri soci per un miglioramento dell’attività produttiva ed imprenditoriale dell’azienda vitivinicola. La partnership con il principale player bancario del Paese non può che fornire tutti gli strumenti più moderni e adeguati al mercato. Abbiamo inoltre dato una specifica risposta all’esigenza di poter mettere a sistema la garanzia per le produzioni enologiche di pregio mediante il pegno rotativo sui vini DOC, particolarmente interessante per chi affina per tempi medio lunghi”.