Parliamo di Jazz ma anche di fusion e qualche buona ventata di suono apolide. Incontriamoci nel mondo e nel mondo non avere radici. Ecco il primo disco della giovanissima formazione romagnola dei Jam Republic che sforna un disco come “Drink Me”, opera prima, fresca, potente nel suono e nei modi. Citando la presskit: composizioni che nascono estemporanee da un processo interamente democratico nel corso del quale ciascuno dei sette componenti del gruppo ha messo a disposizione idee e background. Ci ritroviamo dentro i colori accesi di un cocktail, dentro le linee guida di una festa, dentro l’estrosa follia romantica di nuove visioni di jazz.
Il disco lo troviamo da oggi dentro i principali canali di streaming e in versione fisica CD per la label Brutture Moderne. In un tempo liquido dentro cui imperano i modi pop industriali, sempre più nuove penne affrontano il mondo del jazz e di quelle scritture raffinate che non vogliono radici e schemi pre-ordinati per il grande consumo di massa.