“Late To The World”: il terzo album del duo britannico Ider

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Late To The World

In arrivo il 21 febbraio l’album prodotto da Dann Hume tra arrangiamento pop, synth scintillanti e trascinanti voci ipnotiche

Quando Ider si sono ritrovate a dormire in una chiesa a Barry, sapevano che questo album sarebbe stato diverso. Il duo composto da Lily Somerville e Megan Markwick è finito nella cittadina costiera gallese dopo un incontro con il produttore Dann Hume (The Temper Trap, Laura Mvula, Tkay Maidza). Trovandosi sulla stessa lunghezza d’onda e desiderosi di evitare il ritmo frenetico dell’industria musicale, i tre si sono immersi in un grande progetto. Hume, dopo aver recentemente convertito l’edificio in uno studio, ha ospitato il duo con il quale ha scritto per cinque interi giorni. Il risultato di questa sessione è ‘Late To The World’, il terzo album di Ider in arrivo il 21 febbraio, il primo con Nettwerk.

Sin dalla loro formazione nel 2016, Somerville e Markwick si sono fatte notare grazie alla loro narrativa emotiva ed armonie folk-pop. il loro album di debutto, ‘Emotional Education’ (2019) ha catturato l’attenzione sin da subito, con testi risoluti che attingono ad esperienze unicamente femminili di ansia, identità e male d’amore. Il successivo ‘Shame’ (2021) abbraccia la vulnerabilità e l’imperfezione nei suoi testi, mentre la strumentazione assuma una svolta più sicura ed influenzata dal club.

Prodotto da Hume e registrato nella sua chiesa-studio tra l’estate e l’autunno del 2023, ‘Late To The World’ spinge il suono di Ider in una direzione più dura e definita, adottando un approccio minimalista ma incisivo, tra contrastanti texture di elettronica ed indie-rock scalpitante. Il risultato è, dicono, “l’album che hanno sempre voluto fare”.

Traendo spunto da un mix di new-wave britannica, electro-pop ed alt-rock, il suono risultante è tanto cinematografico quanto la loro narrazione, con un pizzico di grinta in più e l’introduzione della batteria dal vivo. “C’è una sensazione di viaggio in tutto il disco. Ci sono molte canzoni che vorrei ascoltare in macchina o in movimento: sei in questo viaggio, ti stai muovendo attraverso la vita” commenta Markwick.

Tanto libero nell’argomento quanto nel suono, ‘Late To The World’ rappresenta il lungo e continuo viaggio di auto-scoperta di Ider, sia come individui che come band. E’ un album nato dal superare la confusione dei vent’anni e dall’entrare nella vita adulta, con 12 tracce che fungono da grido di battaglia per rifiutare le pressioni sociali ed affrontare l’esistenza al proprio ritmo. “Ci è stato detto che non possiamo essere emotive e focose, ma anche morbide e lente. Ed essere in grado di tenere tutte queste cose dentro di noi allo stesso tempo, è qualcosa di cui parliamo parecchio nel disco”, afferma Somerville su ‘Late To The World’, che suona come uno spaccato di femminilità.

L’intero album è stato scritto, suonato e registrato da Somerville, Markwick e Hume. La residenza ha aiutato Ider ad immergersi nel loro mondo che evoca un’intimità femminile simile a quella di un film di Sophia Coppola, emotivamente universale e generazionale.