“Le Recensioni Ignoranti”, il primo podcast di Giulia Papalia

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giulia papalia crediti di agustin
Giulia Papalia – Crediti di Agustin

“Nella vita di ognuno arriva prima o poi quel momento in cui siamo troppo logorroici, troppo felici, troppo paranoici o lamentosi anche per chi ci ha sempre voluto bene”

Dal 16 maggio 2022 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Le Recensioni Ignoranti” (Blackcandy Produzioni), il primo podcast di Giulia Papalia. Un nuovo podcast, un percorso culturale multimediale con l’ambizione di diventare un talk itinerante, parlare di libri con spontaneità e leggerezza in modo non accademico. Una formula nuova per parlare di libri con un sorriso e in modo non ingessato, perché proprio non può fare a meno di mettere il naso sulla carta. Le puntate avranno una durata fino a 8 minuti a cadenza bisettimanale.

Giulia Papalia ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Le Recensioni Ignoranti” è il tuo primo podcast, di che cosa si tratta?

Le recensioni ignoranti è la scommessa di riuscire a coinvolgere nella lettura anche chi non leggerebbe neanche il volantino del supermercato; non voglio avere la presunzione di convincere nessuno ma come esistono diversi generi musicali che ci rendono tutti ascoltatori di qualcosa, forse possiamo considerarci anche tutti lettori, bisogna solo scoprire di cosa!

Come affronti questa nuova avventura? 

Male! Dovreste chiederlo a chi mi circonda, che assillo con le mie paranoie quotidiane. Sicuramente vi risponderebbe che sono una ragazza d’oro ma che ogni tanto (o meglio, ogni poco) faccio perdere la pazienza. Mettermi allo scoperto mi spaventa molto, quindi devo ammettere che a volte devo davvero concentrarmi per raccogliere quanto di meraviglioso mi sta circondando.  

Che tipo di riscontro ti aspetti?

Eh, bella domanda. Questa risposta va a braccetto con quella di prima; per tutte le ansie che mi creo sono sinceramente convinta che mi odieranno tutti. Piuttosto, il mio desiderio più grande è che la lettura torni ad essere vista come umana e non come un’attività per pochi eletti.  

Come ti sei avvicinata alla lettura? 

Sono cresciuta in una famiglia di lettori – più che altro di gialli, che paradossalmente è il genere a cui mi approccio con più difficoltà (tranne rari casi). Sin da piccola mi portavano spesso alla Libreria Rinascita a Sesto Fiorentino e mi lasciavano girare per gli scaffali curiosando e facendomi scegliere in autonomia la mia lettura. È da quei momenti che i librai della Rinascita hanno iniziato a far parte della mia famiglia allargata: entrare lì dentro mi svuota sempre di ogni pensiero.