Misure per l’export, Castelli su strumenti utilizzati e ambiti dove puntare

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conferenza con Castelli – Fonte pagina ufficiale Facebook Laura Castelli

ROMA – “Erano in pochi a credere che, come Italia, attraverso l’export, saremmo riusciti a dare questa spinta importante all’economia. Ed invece questa grande sfida la stiamo vincendo grazie soprattutto al lavoro di squadra costruito attorno al Patto per l’Export, fortemente voluto dal Ministro Luigi Di Maio.

Gli strumenti messi in campo, a partire dagli incentivi a fondo perduto, che abbiamo finanziato abbondantemente, stanno funzionando. Le esportazioni, nei primi mesi del 2021, hanno raggiunto i livelli pre-Covid e in alcuni casi li hanno pure superati.

Ora dovremo fare un passo in più per rendere strutturali questi interventi, che rappresentano un tassello stabile sul quale dobbiamo, con forza, continuare ad edificare questo progetto di valorizzazione del Made in Italy e di promozione dell’export.

Questa mattina ne ho parlato intervenendo al convegno “Export e Made in Italy”, organizzato dal Consiglio Nazionale e dall’Ordine di Napoli dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Ma oltre all’aspetto finanziario, per aumentare la competitività del nostro Sistema Paese ed azzerare quel gap fastidioso che abbiamo nei confronti di altre realtà, servono interventi ordinamentali, di semplificazione e sburocratizzazione. Proprio in questi mesi stiamo lavorando, anche in raccordo con le organizzazioni di categoria, sugli ambiti da stimolare.

Lato impresa, quattro sono gli ambiti su cui penso si debba puntare:
1. acquisizioni e fusioni, che oggi soffrono della mancanza dei giusti stimoli fiscali;
2. rafforzamenti di governance;
3. interventi di re-shoring, tenendo presente che i primi 3 motivi di delocalizzazione sono riduzione del costo del lavoro, la flessibilità sulla capacità produttiva e la riduzione del costo delle materie prime;
4. crescita dimensionale, che oggi non è sostenuta da strumenti rapidi, come invece avviene in altri paesi europei, ed efficaci.

Sono temi su cui, come quello della crescita dimensionale, abbiamo già iniziato a lavorare durante questa gestione dell’emergenza Covid. Con Sace, ad esempio, lo abbiamo fatto per la ricapitalizzazione.

Sul re-shoring, e sugli incentivi fiscali per favorire l’export, c’è poi un’interessante proposta che arriva dal Presidente dell’ICE, e che punta, sul modello statunitense, ad una riduzione dell’imponibile fiscale per il reddito generato all’estero. In una fase di ripartenza, come questa post pandemia, rappresenterebbe un grande aiuto alle imprese, soprattutto nella conquista di nuove quote di mercato”.

Così, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.