Mostra “Eva e Ennio” della pittrice Eva Fisher al Museo Mug 2 Massa

127

Le 19 opere rimarranno esposte dal 10 fino al 31 luglio 2022 presso il MUG 2 di Massa Via Alberica 26 Via Ghirlanda 24

mostra eva ennioMASSA – Una selezione di diciannove dipinti realizzati dalla pittrice Eva Fischer durante il periodo romano della sua lunga carriera che vide l’artista stringere un sodalizio creativo unico con il celebre direttore d’orchestra Ennio Morricone.

Eva Fischer scriverà del suo rapporto con il Maestro: “Rammento il vecchio pianoforte di Ennio Morricone e il suo fraseggiare sulla tastiera che giungeva fino a me, quella del “piano di sopra”. Difficile dire quanto un sentimento astratto e nello stesso tempo concreto possa definire un quadro; so di aver colorato la tela in quel mondo di note prolungate, talvolta esasperate che è la musica profonda di Morricone. È stato ed è tuttora bello dipingere la musica. È un po’ come chiamarsi fuori in rapidi momenti dalla brutalità del nostro tempo, tornare al sogno che dà nuovo vigore alle cose, continuare a credere e a sperare. In più anche Ennio Morricone dice- grazie alla sua modestia- di trovare conforto nei miei colori”.

Il celebre compositore le dedicherà poi alcuni brani presenti nel cd del catalogo in vendita.

Il progetto, patrocinato dal Comune di Massa, nasce dalla collaborazione del Museo Solidale MUG 2 – Museo Ugo Guidi 2 di Massa con l’Associazione Onlus “Un cuore un Mondo” per il sostegno e supporto alle famiglie dei bambini cardiopatici.

Eva Fischer nasce a Daruvar (ex Yugoslavia) il 19 novembre 1920. Muore a Roma, 7 luglio 2015. Il padre Leopoldo, Rabbino Capo ed eccellente talmudista venne deportato dai nazisti. Negli anni precedenti la guerra Eva Fischer si diplomò all’Accademia di Belle Arti di Lione e fece successivamente ritornò a Belgrado dove fu testimone dei vandalici bombardamenti nazisti sulla città (1941). Ebbe così inizio un periodo travagliato fatto di fughe e costellato di privazioni e sacrifici che la portò prima nel campo di Vallegrande (isola di Curzola) sotto amministrazione italiana, dove fu internata insieme alla madre e al fratello minore, poi venne il trasferimento a Bologna e infine a guerra finita a Roma, che scelse come sua città d’adozione e dove conobbe il Maestro. Entrò immediatamente a far parte degli artisti di via Margutta. Di quel periodo la sua amicizia con Mafai, Guttuso, Carlo Levi, Corrado Alvaro, De Chirico, Mirko, Sandro Penna. Ma anche Dalì e Ehrenburg che scrissero parole memorabili sui suoi dipinti.