Musica contro le mafie a Casa Sanremo 2021 per la premiazione dell’11a edizione

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SANREMO – Si terrà il 2 marzo alle ore 11:15 a Casa Sanremo, presso il Palafiori della città ligure, la cerimonia di premiazione dell’11a edizione del Premio Musica contro le mafie. Nel giorno d’apertura della 71a edizione del Festival della Canzone Italiana i promotori e gli artisti del Premio, ideato e diretto da Gennaro de Rosa, saranno ospiti del prestigioso aggregatore di ospiti ed eventi sanremesi organizzato dalla società Gruppo Eventi di Vincenzo Russolillo. Completamente rinnovata Casa Sanremo è riuscita a costruire, anche in un momento così complicato per gli organizzatori di eventi dal vivo, la programmazione trasformando il suo palco in studi Web/TV dai quali verranno trasmesse numerose iniziative e in particolare l’appuntamento del Premio Musica contro le mafie.

Sarà possibile seguire la diretta collegandosi su www.casasanremo.it e su una rete di social network collegati alle manifestazioni. La conduzione della premiazione è affidata alla conduttrice e showgirl Veronica Maya. Protagonisti sul palco degli studi Web/TV di Casa Sanremo i due vincitori del Premio che l’associazione, della quale è presidente onorario Don Luigi Ciotti, assegna ai brani che hanno ottenuto più voti nelle varie fasi: Davide Ambrogio con la canzone “A San Michele” e De Almeida con il brano “Rosalia”.

Insieme a loro riceveranno due menzioni speciali Donix per “Siriana” (menzione speciale Musica contro le mafie) e Alessandra Chiarello con “My Gun is my Voice” (menzione speciale su segnalazione del Club Tenco) e il premio Speciale “Once Upon a Star” in collaborazione con TIMMUSIC, assegnato alla migliore reinterpretazione di un brano di John Lennon in occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa, risultata essere quella di Joseph Foll con la rivisitazione della celebre “A Working Class Hero”.

“Riusciamo a celebrare la fase finale del Premio Musica contro le mafie in un contesto come Casa Sanremo che ha dimostrato di essere un esempio importante di resilienza e capacità di trasformare l’emergenza in concreto per la vita, ricordandoci sempre l’invito di Don Luigi Ciotti quando dice che dobbiamo diventare lottatori di speranza e resistere perché resistere significa esistere”, dichiara Gennaro de Rosa.