Nasce Music Creators, Berichelli: “È un corso intensivo estremamente innovativo”

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Le lezioni si svolgeranno in presenza, nel pieno rispetto della vigente normativa anti-Covid e avranno luogo presso la sede del centro a Roma in Via dei Cessati Spiriti 89, nel Quartiere Appio-Latino

Nasce Music Creators, un percorso esperienziale e immersivo che si propone di offrire agli studenti un nuovo modo di concepire il rapporto tra mondo digitale e mondo reale in ambito artistico. I nuovi media non danno solo la possibilità di promuovere i propri progetti in modo immediato, economico e straordinariamente efficace ma, grazie alle nuove piattaforme di crowdfunding, ora consentono anche la possibilità di trovare nuove forme di sostentamento per i musicisti e danno vita a nuove professioni come quella del Music Creator. I Creators sono gli artisti che concepiscono il loro modo di esprimersi soprattutto in relazione alla fruizione delle loro creazioni in ambito digitale. La loro attenzione non è più sulla vendita delle opere ma nel dedicarsi alla produzione artistica in virtù di un sostegno costante che il pubblico offre loro, anche economicamente.

Federico Berichelli di Percentomusica, organizzatore di Music Creators, ci ha gentilmente concesso un’intervista.

Nasce Music Creators, di che cosa si tratta?

È un corso intensivo estremamente innovativo rivolto a tutti coloro che iniziano a comprendere le reali potenzialità che il web può offrire ai musicisti per lo sviluppo della loro carriera. Possibilità che vanno ben oltre la semplice self-promotion dei loro progetti.

Che tipo di ricezione vi aspettate dagli studenti?

Confusione! Sappiamo che i ragazzi non hanno ben chiaro quello che sta succedendo nel mondo musicale, non tutti almeno. Intravedono nel web delle potenzialità ma non sanno come sfruttarle e non sanno come organizzare il loro lavoro per poterlo fare al meglio. Al termine del corso i partecipanti avranno tutto molto più chiaro, avranno acquisito competenze di base molto importanti su tanti aspetti. Avranno insomma finalmente la consapevolezza della strada che si trovano davanti e l’entusiasmo per avviarsi in un’attività che darà loro grandissime soddisfazioni cavalcando un cambiamento epocale nel music business.

Quale valore aggiunto può dare questo corso al mondo della musica?

Bhè è sicuramente un grosso passo in avanti ed è qualcosa che non esisteva prima. Il lavoro del musicista sta cambiando radicalmente con i social media. La creator economy è una realtà da 100 miliardi di dollari i musicisti non possono rimanere indietro e non prepararsi a un cambiamento radicale. In particolare l’apporto che vorremmo dare con il corso è quello di preparere giovani talentuosi artisti che invaderanno il web con progetti di alta qualità musicale capendo che essere un Creator non vuol dire dare sfoggio di se con contenuti sul web ma utilizzare la rete per offrire ai propri sostenitori una produzione artistica innovativa e di grande valore. Vorremmo anche fare capire agli utenti della rete che il Creator non è una figura mitologica fatta di bit ma un artista in carne ossa con il quale possono avere un’interazione diretta anche spegnendo lo smartphone e seguendolo nelle sue attività live.

Tra i docenti ci sono diversi nomi importanti, quale sarà il loro apporto?

Il ruolo dei docenti è fondamentale, Percentomusica è nota per l’eccellenza degli insegnanti e quindi per l’area musicale non potevamo che coinvolgere musicisti straordinari come Massimo Moriconi o Fabio Zeppetella che oltre a essere un socio fondatore di Percentomusica è anche direttore del dipartimento di Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia. Ma quello che secondo me è il grande valore aggiunto è il coinvolgimento di giovani figure che stanno vivendo in pieno l’esplosione della creator economy con un’esperienza diretta. Come Marco Cirillo o Giacomo Turra, giovani musicisti che hanno raggiunto traguardi pazzeschi attraverso i social, o i ragazzi di MusicOFF che vivono da dentro ogni giorno la realtà della creazione contenuti per il web o i responsabili di Patreon che interverranno a spiegare perché la prima piattaforma nata per consentire un reddito ai creators ora vale oltre 4 miliardi di dollari.