ROMA – Oltre mezzo milione di imprese artigiane non abbassano le serrande nemmeno il giorno di Natale per assicurare beni e servizi agli italiani. È la stima elaborata da Cna attraverso un’indagine tra i propri associati. Il presidente della Confederazione, Dario Costantini, visiterà domani alcune imprese piacentine per sottolineare il ruolo degli artigiani. “Sono orgoglioso di rappresentare migliaia di imprenditori – afferma il presidente Costantini – che anche il 25 dicembre assicurano beni e servizi per far trascorrere agli italiani un Natale felice”.
Circa 250mila ristoranti ospiteranno le famiglie italiane per il pranzo di Natale mentre 20mila tra forni, panificatori, pasticcerie e produzioni alimentari assicureranno pane e dolci sfornati al momento. Per garantire gli spostamenti nelle nostre città circoleranno 50mila veicoli tra taxi e Ncc mentre oltre 30mila Tir garantiscono i rifornimenti di carburanti, la consegna di generi alimentari e medicinali e la raccolta e distribuzione di latte fresco che opera 365 giorni all’anno. Artigiani al lavoro anche per risolvere guasti improvvisi a caldaie, impianti elettrici, allarmi e ascensori. Migliaia i tecnici reperibili per chiamate di emergenza. Circa il 70% delle 200mila imprese del settore garantisce interventi di emergenza.
Diciotto miliardi di euro. A tanto ammonta il movimento economico complessivo del turismo in Italia nelle festività di Natale 2023 e Capodanno 2024 tra il 22 dicembre e il 2 gennaio. Un giro d’affari garantito da sette milioni di turisti, ai quali si aggiungono gli escursionisti, che non pernottano e si limitano a una giornata fuori dalle mura domestiche. A rilevarlo una indagine condotta tra i propri associati di tutta Italia dalla Cna Turismo e Commercio. I turisti che pernotteranno in strutture alberghiere ed extra-alberghiere saranno appunto sette milioni: 4,5 milioni gli italiani e 2,5 milioni gli stranieri. A 15 milioni ammonteranno i pernottamenti, dei quali nove milioni a carico dei turisti italiani e sei milioni dei turisti stranieri.
A trainare l’industria del tempo libero la cultura: città e borghi d’arte, musei aperti anche nei giorni festivi, parchi archeologici, teatri in piena attività. Significativa l’attrazione delle attività esperienziali, quelle in cui ci si sporca letteralmente le mani, che gravitano intorno all’artigianato e all’agricoltura. Alla ricerca dei gioielli dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico si muoveranno in molti. Rilevante il ruolo del “turismo delle radici”, il ritorno alle terre ancestrali che coinvolge soprattutto italiani urbanizzati ma anche stranieri che percorrono a ritroso il cammino dei loro antenati. E, naturalmente, apprezzate le località montane: dalle Alpi agli Appennini in tanti festeggeranno in uno dei modi più classici possibili, tanto più se la neve avrà imbiancato il paesaggio.