Neil Young rinuncia alla causa contro Trump per la sua campagna elettorale

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NEW YORK – La causa avviata da Neil Young contro Donald Trump per contestare l’utilizzo dei suoi brani durante i comizi del presidente è stata archiviata da un tribunale di New York: lo riporta il Guardian, spiegando che lo stesso cantautore ha rinunciato all’azione legale “con pregiudizio”, il che significa che non potrà presentarla di nuovo. È possibile, commenta il giornale, che la controversia sia stata risolta in via extragiudiziale, anche se né la squadra del presidente né Young hanno rilasciato commenti al riguardo.

Young aveva fatto causa all’inizio di agosto alla campagna di Trump accusandola di avere usato illegalmente due sue canzoni, ‘Rockin’ in the Free World’ e ‘Devil’s Sidewalk’, durante un comizio a Tulsa. “In buona coscienza – aveva spiegato tra l’altro l’avvocato del musicista, Ivan Saperstein – Young non può consentire che le sue canzoni siano usate per una campagna divisiva e anti americana di odio e ignoranza”. I due brani erano stati suonati anche in occasione del comizio di Trump il 4 luglio al Monte Rushmore.