“Ossa”, La Monarchia: “È un brano che parla della vita di provincia”

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Una storia d’amore, una città intrappolata nell’indefinita via di mezzo tra la metropoli e il paese sono le “ossa” del brano

Disponibile dal 7 maggio in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Ossa” è il nuovo singolo de La Monarchia, prima co-produzione Flebo/Banana Studios su etichetta Flebo (A1). Il brano – il primo con l’etichetta milanese – punta ambiziosamente a ridefinire il genere alt-pop italiano. La massiccia presenza di chitarre anni ’90 e i testi che raccontano le storie ordinarie di cui è costellata la provincia italiana confluiscono in un sound attuale e senza orpelli grazie ad una melodia diretta e al canto energico e senza fioriture del frontman e cantante Giulio Barlucchi.

La Monarchia ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Ossa” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?

È un brano che parla della vita di provincia, delle sue peculiarità, della difficoltà di realizzarsi e di definirsi. Fa da sfondo una storia d’amore che rispecchia le problematiche del luogo in cui è vissuta.

Cosa volete trasmettere con questo brano?

Con questo singolo vorremmo mettere in luce le dinamiche che caratterizzano la provincia (grande paese-piccola città) e condividere con chi ci ascolta i vissuti che, singolarmente prima e in gruppo poi, ci hanno resi quelli che siamo.

Che tipo di accoglienza vi aspettate?

È sempre difficile prevedere quale sarà il riscontro con il pubblico, ci auguriamo che il nostro progetto arrivi con lo stesso entusiasmo con cui lo abbiamo curato.

Come nasce il vostro progetto musicale?

La Monarchia nasce in una sala prove, 8 anni fa. Io (Matteo) e Giulio ci siamo incontrati e abbiamo deciso di unire le nostre idee e dare vita a un progetto con brani inediti. Abbiamo coinvolto Lapo quasi subito, e recentemente si sono aggiunti Lorenzo e GianMatteo.