“‘Outta Synch”, il debutto da solista del poliedrico Don Letts

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DJ leggendario, ribelle ed anticonformista, musicista ed artista, Don Letts annuncia il suo debutto solista con ‘Outta Sync’

don letts ouatta syncDalla collaborazione con artisti del calibro di The Clash e Bob Marley sino alla collisione di generi con Big Audio Dynamite, alla presentazione del suo programma radiofonico su BBC6 Music alla vittoria di un Grammy fino al dottorato onorario per il suo contributo alla cultura, Don Letts sembra aver fatto tutto, o comunque molto. A ciò, si aggiunge la pubblicazione della sua autobiografia, diventata un best seller, ‘There And Black Again’ lo scorso anno e ‘Rebel Dread’, un film che documenta la sua vita, presentato quest’anno. Ma c’è una cosa che il poliedrico 66enne non ha fatto..fino ad ora.

In arrivo il 29 settembre su etichetta Cooking Vinyl, ‘Outta Synch‘ segna il debutto solista del poliedrico Don Letts. Prodotto da Gaudi, il disco è un inebriante cocktail di ritmi di basso, vibrazioni giamaicane e parole pronunciate che si alternano a ritornelli ed armonie melodiche. L’album è esattamente come ti aspetteresti che suonasse un progetto di Don Letts, mutevole ma comunque fedele a dei principi.

‘Outta Synch’ è un glorioso album di reggae cosmico, psych ska e pop caleidoscopico, colorato da hammond, sitar, glockenspiel e da una line-up di prim’ordine. Undici brani per lo più autoprodotti che riflettono la miriade di gusti ed interessi di Letts e la sua visione del mondo unica, ospitando una serie di intriganti ospiti: il leggendario Terry Hall di The Specials, Wayne Coyne dei Flaming Lips, la regina del rock Hollie Cook, Zoe Devlin Love degli Alabama 3. E’ l’album che Don Letts non sapeva di dover fare. Nè, francamente, è l’album che sapeva di voler fare.

Ironia della sorte, Don Letts non era veramente intenzionato a fare un disco solista, ma nel lockdown il suo amico, straordinario produttore e bassista dei Killing Joke, Youth, lo ha incoraggiato inviandogli alcune linee di basso su cui lavorare. Non del tutto convinto, le cose per Don sono cambiate quando è entrato in studio con il produttore dub Gaudi, altro amico di lunga data, noto per il suo lavoro con Steel Pulse, Lee ‘Scratch’ Perry e Horace Andy, solo per citarne alcuni. La coppia ha prodotto un remake di ‘Sightsee MC’ di Big Audio Dynamite per la band post-punk di ispirazione dub Megative. Hanno poi collaborato a un remix dub del classico ‘E=MC2’ di B.A.D per la compilation LateNightTales del 2021 ‘Version Excursion’. E da qui nasce la loro collaborazione sul disco di debutto solista di Don Letts: i due hanno infatti trascorso nove mesi insieme, tre giorni alla settimana e il risultato è un album sperimentale ed ancestrale nella visione di Don. Gaudi ne ha curato la produzione e partecipato alla scrittura dei brani.

“Questo album è totalmente mio, è l’espressione di qualcuno che si sente a suo agio con la sua età, verruche e tutto il resto. Nel bene e nel male, questo è Don Letts. Non sto dicendo di aver capito bene, come afferma la title-track, ma la somma totale del mio intervo viaggio culturare è in questo disco, e riflette la dualità della mia esistenza, che è nera e britannica. E’ essenzialmente una colonna sonora nella mia mente” – Don Letts.