“Paolo Fox”, alla scoper del nuovo singolo di Fractae

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“Paolo Fox dice sempre di non credere agli oroscopi, ma di verificarli ed è quello che provano a fare i protagonisti della mia canzone”

paolo fox fractaeC’è chi ci crede e chi no. Ma tutti, prima o poi, cercano nelle stelle una spiegazione, una consolazione, un significato degli eventi della vita. È così che il cantautore e produttore torinese Fractae, alias Paolo Caruccio, ha scelto come titolo del suo nuovo singolo “Paolo Fox”, in omaggio al celebre astrologo italiano. Il singolo, è uscito il 3 febbraio su tutte le piattaforme digitali (Neverending Mina / distr. Artist First), racconta di due innamorati che, vicini ma distanti, si pensano e passano notti in bianco, separati forse da qualche ascendente ostile che impedisce loro di buttare il cuore oltre l’orgoglio.

Fractae ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Paolo Fox” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

Paolo Fox è un viaggio siderale fra le costellazioni degli amori irraggiungibili per colpa dell’oroscopo o forse solo delle proprie insicurezze. Due quasi amanti, tra notti in bianco e distrazioni, sono vicini ma distanti per qualche congiunzione astrale ostile o a causa di un ascendente incompatibile che influenza inevitabilmente l’appagamento dei loro desideri.

Qual è il tuo rapporto con gli oroscopi?

Mi affascina pensare che i moti dei pianeti influenzino i nostri comportamenti e stati d’animo, siamo creature di questo Universo incommensurabile e misterioso, è arrogante pensare di essere completamente padroni di noi stessi. Mi diverte leggere l’oroscopo ma non pianifico le mie azioni in base all’astrologia, come dice Paolo Fox: “non bisogna credere agli oroscopi ma verificarli”.

Si tratta di un brano pop che strizza l’occhio ai paesi d’oltremanica, in che modo?

La storia di questi due nottambuli è immersa in una vibe spaziale e anche un po’ psichedelica, ispirata agli anni 70 inglesi e italiani. L’ho arrangiata con chitarroni fuzz e organi Farfisa per generare un’atmosfera “space” e delineare orbite stellari.

Come nasce il tuo progetto musicale?

Dall’esigenza di fare musica in maniera autentica, le mie canzoni nascono nella bocca dello stomaco, magari in uno di quei Lunedì sera in cui ceni da solo al ristorante cinese. Sto cercando di sviluppare uno stile di scrittura personale, non privo però di riferimenti artistici.