E’ quanto dichiara Maurizio Acerbo (foto), segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
«Nonostante il ripudio della guerra sancito dalla nostra Costituzione, infatti, il governo italiano non è tra i 122 che si sono espressi a favore dell’adozione del trattato in sede ONU e nemmeno successivamente ha deciso di ratificarlo per fedeltà alla linea della NATO e degli USA. Appena due settimane fa centrodestra e centrosinistra hanno votato contro le mozioni parlamentari che chiedevano di rimuovere dalle basi di Ghedi e di Aviano le bombe nucleari B-61, che saranno utilizzate sui nuovi e costosiissimi cacciabombardieri F-35».
«La speranza dei popoli del pianeta è che questo Nobel serva a riportare al centro dell’agenda politica internazionale la questione del disarmo nucleare. Questo premio incoraggia l’impegno in tutto il mondo per il bando delle armi atomiche e suona come una evidente presa di distanza dalla politica bellicista del presidente Trump. Il governo italiano esca dalla colpevole ignavia e si schieri con nettezza per il disarmo nucleare. Come invocava il presidente Sandro Pertini: “svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai”».
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