“Remnant Song”, alla scoperta del nuovo album di Sherrita Duran

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Sherrita con semplicità e umiltà, recita così: “O Gesù….tu sei la mia pace Quando il mondo comincia crollare attorno a me. Sei la mia ancora in questa mare in tempesta. Io non sarò smossa perché Tu sei Colui che mi preserva”

Preghiere, lacrime e speranze si trasformano in canti di adorazione, gioia, incoraggiamento e forza. E’ Sherrita Duran, artista totalizzante, che – con il suo album ricco di voli spirituali e viaggi mistici – inventa una formula emozionale per vincere il caos “terreno” e ritrova sé stessa nella gioia e nella scoperta di un vero e proprio stato di grazia. I brani, quasi tutti scritti tra il 2020 e il 2021, sfidano le tenebre del lockdown grazie alla luce di quello che definisce, nella sua dimensione umana bucolica, il “campo dei canti”, tra meditazione, passeggiate col fido amico cane e il sospiro immanente della natura viva.

Sherrita Duran ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Remnant Song” è il suo nuovo album, di che cosa si tratta?

L’idea per questo album “Remnant Song” è nata durante il primo lockdown di 2020. Quando il mondo cominciò cadere nel caos e nella paura mi sono rifugiata ancora di più nel Signore. Quasi tutte le canzone hanno avuto ispirazione durante delle camminante in mezzo ai campi vicino casa col mio cane Candy. Sentivo la presenza tangibile di Dio, lì dove pregavo in mezzo la natura e mi arrivarono queste melodie. Le mie preghiere, lacrime e speranze si sono trasformate in canzoni di adorazione, di gioia, forza ed incoraggiamento. Ho cominciato con 3 o 4 canzoni per voce e chitarra ma si è trasformato in un progetto complesso, ricco ed “epico” con 14 tracce di canzoni inedite con 4 remix. Oltre ad aver scritto tutte le canzoni ho cantato tutte le parti vocali di questo album. E’ stata una bella sfida per me, ma sono contenta di averlo fatto. Le mie canzoni hanno spiccato il volo grazie agli arrangiamenti di Aldo Bulgheroni e Marco De Domenico. Insieme al mio arrangiatore principale Aldo Bulgheroni che ha composto tutte le introduzioni orchestrali abbiamo creato un genere “Gospel cinematic.” Il “Gospel Cinematic” dove il messaggio di fede, speranza, amore diventa il filo conduttore che unisce la grande orchestra di colonna sonora con la vocalità gospel, soul, la lirica e il musical. Mi ha ispirato il titolo “Remnant Song” fin dall’inizio perché si descrive il tipo di credente che resiste durante l’avversità.

Cosa vuole trasmettere con questo lavoro?

Sopratutto in questo momento così difficile per molte persone vorrei che queste canzoni arrivino agli ascoltatori come lettere d’amore e speranza dall’alto…e che sappiano che c’è qualcuno che vuole camminare con noi fino alla fine. Questo amore ha un nome…si chiama Gesù.

Che tipo di accoglienza si aspetta?

Non saprei. Ho scritto un disco in lingua inglese mentre abito qui in Italia ovviamente con la speranza che andasse in tutto il mondo. Comunque la musica può superare qualsiasi confine e credo che lo spirito dietro queste canzoni arriveranno ai cuori degli ascoltatori.

Come si è avvicinata al mondo della musica e come ha sviluppato il suo percorso artistico?

Ho iniziato a cantare canzoni Gospel nella chiesa evangelica quando ero bambina. Poi a cinque anni mi sono innamorato della musica lirica ed i musical di Broadway che mi ha portato di laurearmi in canto lirico in California e ad esibirmi sui i palcoscenici di Broadway a NYC. Ho girato il mondo sia come soprano lirico che cantante Gospel.