L’iniziativa, viene sottolineato, arriva a circa un anno dal terremoto alla luce del “rischio di spopolamento delle aree coinvolte” che sta “aumentando drammaticamente”.
Quello avviato, evidenzia nella nota il presidente di Nomisma Piero Gnudi è “un percorso tanto complesso quanto ambizioso, ma pensiamo che sia dovere di una istituzione come Nomisma dare un contributo affinché si possano individuare sentieri in grado di dare una speranza di futuro ai giovani di quel territorio”.