Saturno, alla scoperta del nuovo singolo di Calvino

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calvinoSaturno è il nuovo singolo di Calvino disponibile da venerdì 13 novembre 2020 (il brano, che segue il più quieto Che Male C’è, pubblicato a fine ottobre), un secondo capitolo che segna il ritorno di uno dei progetti più promettenti della scena underground di Milano.

Calvino torna per rimetterci in discussione, per proporre un punto di vista diverso da ciò che nel nostro quotidiano è prevedibile: un nuovo filtro sulla realtà, un vero e proprio percorso di psicanalisi musicale. Saturno suona come il ritorno sulla Terra dopo un viaggio interstellare, da Saturno a casa, come a volerci raccontare dov’era effettivamente finito Calvino, prima del suo ritorno sulle scene musicali. Un nuovo inizio con l’obiettivo di fare proprio questo: introdurci in un mondo con altre leggi e creature, punti di vista diversi e un’energia tutta nuova.

L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Saturno” è il vostro nuovo singolo, come nasce?

Saturno nasce una mattina di pieno Agosto in una Milano deserta. Mi ero preso un paio di settimane di isolamento per scrivere ed in quei giorni le canzoni erano la mia fuga da un deserto caldo.

Che cosa volete comunicare con questo brano?

Saturno racconta quello che può succedere nello spazio breve ma infinito tra sonno e risveglio. Credo che questo spazio, anche se non ce ne accorgiamo, prosegua anche nel corso della giornata quando siamo svegli. Se riuscissimo a dargli ascolto la realtà potrebbe prendere strade e significati inaspettati.

Quali sono i punti di contatto e quali le differenze con “Che male c’è”?

Con “Che male c’è” volevamo riprendere contatto con le persone che ci hanno seguito fin dal primo Ep “Occhi Pieni Occhi Vuoti” e poi con “Gli Elefanti”. E’ stato un riprendere i contatti in punti di piedi, un leggero segnale di vita che annunciava che il progetto stava tornando. Saturno invece è un vero e proprio inizio, un cancello che si apre e introduce alle prossime tappe del viaggio.

Come nasce e come si sviluppa il vostro progetto musicale?

Calvino nasce dal mio incontro con il Blend Noise Studio di Federico Bortoletto nel 2013. Prima avevo già pubblicato un Ep ma da quel momento in poi ho cercato di definire meglio l’immaginario che mi piace descrivere nelle canzoni. Così è nato Calvino e da quel momento il progetto si è arricchito di numerose collaborazioni, alcune delle quali sono poi diventate stabili e fondamentali. L’ingresso di Tommaso Spinelli, al basso, e Marco Giacomini, alla chitarra, per il tour degli elefanti ha fatto in modo che il progetto accogliesse anche le loro anime nella produzione e nell’arrangiamento dei nuovi brani.