“Sogni e Bisogni” Il nuovo album dei NOT

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TORINO – È uscito nelle scorse settimane il nuovo lavoro discografico dei torinesi NOT (Note Oltre Tempo), band composta da Fabrizio Arini alla voce e chitarra, Davide Berneccoli alla batteria, Giorgio Ruggirello al basso e Dario Marengo alla chitarra. È un prodotto ben fatto questo “Sogni e Bisogni”, sotto tutti i punti di vista, e che rientra a pieno titolo del rock italiano, con testi che raccontano la quotidianità di questa generazione, con testi e sonorità mai banali. In queste ore siamo entrati in contatto con loro per conoscere meglio il loro mondo creativo e gli abbiamo posto alcune domande:

Ci raccontate come è nato il progetto NOT?

“I NOT, acronimo di Noteoltretempo, nascono intorno alla fine del 2013 ed il primo passo importante si è compiuto nella primavera del 2014. “Armati” di una decina di demo abbiamo bussato alla porta di Luca Vicio Vicini (bassista dei Subsonica e produttore). Lui ha scelto due brani e su quelli abbiamo lavorato, scoprendo che esisteva già tutto. È bastato spogliare i brani del “troppo”, dandogli un tono più cantautorale. Dopo questa collaborazione abbiamo partorito nuove canzoni e ri arrangiato altre già esistenti e a Settembre 2016 è uscito il nostro album d’esordio “Il primo passo”. In punta di piedi abbiamo chiesto il parere di etichette discografiche ed uffici stampa per capire se la nostra arte poteva interessare. I pareri sono stati in generale positivi. Oggi ci ripresentiamo con un nuovo album, “Sogni e Bisogni”, seguiti da un ufficio stampa, Divinazione Milano. Consapevoli di noi stessi, pieni di entusiasmo e appunto di “sogni e bisogni” per il futuro”.

Questo album è un lavoro corposo dove avete curato tutto nei minimi particolari, ci raccontate la sua storia?

“Le canzoni nascono in modo solitario, da me (Faber, cantante/chitarrista). Quando sento di aver focalizzato melodie e testi le faccio ascoltare i brani al resto del gruppo, Davide (batteria), Giorgio (basso) e Dario (chitarra). Inizia quindi il lavoro di arrangiamento e poi di registrazione. Abbiamo la fortuna di avere Giorgio nel gruppo, che nella vita fa proprio il fonico e possiede uno studio di registrazione. Questo non solo ci ha fatto maturare sul piano tecnico, ma ci permette di sperimentare maggiormente. Man mano che scrivevo queste canzoni, mi rendevo conto che il filo conduttore era la nostra generazione. Siamo trentenni. Una generazione a cavallo tra il vecchio e il nuovo che ahimè non si è bene collocata. Quindi nell’album, che si parli di sentimenti, o di vita sociale, vengono raccontati dubbi, ansie ma anche “sogni e bisogni” della nostra generazione”.

Come vedete la situazione attuale del mercato musicale e cosa potete consigliare ai ragazzi che intendono cimentarsi in questo mondo?

“In ogni situazione di vita, quasi sempre non esistono solo vantaggi o svantaggi. Sicuramente il mercato discografico al momento non è fiorente, come d’altronde l’economia del nostro paese ed in generale, a livello globale, però, grazie alle piattaforme digitali, come Spotify, Itunes, Deezer ecc. è possibile farsi ascoltare molto rapidamente da chiunque nutra dell’interesse (ne approfittiamo per sottolineare che cercando Noteoltretempo sul Web, spunteremo come i funghi!). Grazie ai social, come Facebook, Instagram, la gente può entrare direttamente in contatto con noi. Questo aspetto lo consideriamo sicuramente positivo. Il rovescio della medaglia sta sicuramente nel fatto che l’avere tutto così rapidamente a portata di mano, toglie la voglia di approfondire.

Si ascolta una canzone e si passa ad un nuovo artista, o semplicemente se ne saltano 4/5 per andare direttamente a quella sentita in radio. Questo aspetto è dannoso. Da ragazzini noi compravamo i cd e le cassette e attendevamo di arrivare a casa, per leggere ogni riga del booklet, per annusare quella carta e poi per consumare quella musica nello stereo. Le cassette raramente si mandavano avanti perché il nastro se no, si rovinava più in fretta! Chi vuole intraprendere questa “carriera” deve sicuramente stare attento a non farsi abbindolare da richiami di sirene facili. Scrivere canzoni, aver voglia di suonare e comunicare non dovrebbe avere a che fare con l’idea di fama e vita facile. Bisogna sicuramente imparare a proteggere la propria arte dal mercato, la propria qualità. Siamo convinti che lavorando con passione e determinazione i risultati un po’ per volta vengono fuori. Bisogna crederci e molto e bisogna dare tempo al tempo”.

Quali sono i vostri programmi futuri?

“Al momento stiamo promuovendo il nostro album “Sogni e Bisogni” il lungo e in largo, facendo più live possibili, interviste radiofoniche ecc. Nuovi brani però esistono già. A dire il vero un nuovo album esiste già… dopo l’estate speriamo di trovare il tempo per rientrare in studio e ripartire con il processo creativo!”.