“Sono come suono”, Pellegatta: “È un brano che sa di Via Hayez”

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“Il brano è stato registrato in tre momenti differenti, prima durante e dopo un trasloco, l’apri pista dell’album fluorescente”

Lunedì 4 ottobre 2021 è uscito per Adesiva Discografica e in distribuzione SELF Suono come suono, il nuovo secondo singolo di Pellegatta (nome d’arte per Manuela Pellegatta). Il brano è un nuovo capitolo che ci avvicina sempre di più alla pubblicazione di un nuovo album: un brano di electro-pop che suona dolce-amaro, per chi non ha timori di suonare sfacciatamente pop e di fare di Sono come suono un vero e proprio manifesto musicale, per chi ha preso qualche chilo e sta attento al colesterolo.

Pellegatta ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Sono come suono” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

E’ un brano che sa di Via Hayez, parla di sensazioni di piaceri abitudinari di suoni di sapori che si ripetono e quando non ci sono ti mancano. Piccole cose che ti rendono felici e cerchi di trovare il tempo per descriverle. Catturare gli istanti sempre con il cellulare non si può! Perché poi finiscono in qualche hard disk, ma con una chitarra e la tastierina midi ecco che ritorna tutto a galla e solo così riesco a fermare il tempo.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Sono come suono ovvero sapersi accettare per come siamo e trovare una persona che non pretende la perfezione ma la condivisione di qualsiasi stato d’animo dalla pigrizia paura fragilità trovare entusiasmo nel fare qualcosa di scomodo per l’altro per esempio sono bravissima a lavare i piatti ma lascio sempre i vestiti sulla sedia e viceversa.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

Per ora sta andando tutto bene sono nella mia bolla di energia fatta di belle persone un po’ per volta questa onda andrà sempre più lontano conoscendo persone nuove. I miei ascoltatori sono pazienti sanno che non riuscirei mai a privarmi delle mie lunghe pause musicali. Tante persone mi contattano privatamente per sapere quando uscirà il disco, o quando suonerò a Milano, non vi preoccupate che la Pellegatta sta tornando più carica di prima!

Come nasce il tuo progetto musicale?

Il progetto nasce proprio da come suono la chitarra, una mancina che suona la chitarra per destri rovesciata senza invertire le corde “il mio canone inverso, nel mio mondo allo specchio, siete voi quelli strani” per me è normale suonare cosí. Il mio progetto rispecchia anche quello che sto vivendo, una fascia di età differente dall’album Tre minuti di sbagli; una fase per me nuova e che accolgo nel mio percorso senza timore quella della famiglia casa lavoro. Ho pochissimo tempo appunto quanto mamma impiegata per creare e produrre i brani ma quando mi metto sono una scheggia e tutto fluisce nel mio entusiasmo creativo che è li e mi guarda ogni giorno ed aspetta il suo momento la notte o la mattina presto per uscire in musica dalle mie cuffie. Mia madre ha sempre sognato di fare la ballerina di tango, ha avuto anche lei il suo da fare con tre figli e lavoro, dopo la pensione ha ripreso a ballare. Come dice Caparezza “devi fare ciò che ti fa stare bene! Per come lo puoi mettere in pratica devi sempre sfidare ogni difficoltà e poi le idee migliori arrivano quando si è sotto stress.