Sostegno al ddl Mandelli, successo per il convegno di Futurpharma al circolo Montecitorio

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ROMA – Pieno sostegno al disegno di Legge a firma Andrea Mandelli sull’esercizio cumulativo di due o più professioni sanitarie. È quanto emerso nel convegno organizzato dell’associazione Futurpharma, che si è tenuto domenica 2 febbraio al Circolo Montecitorio di Roma.
“Il farmacista e la sua professione: focus sul ruolo sociosanitario, sviluppi contrattuali e nuovo assetto previdenziale” è stato il tema promosso da Futurpharma, impegnata, nel dibattito sulla riforma della professione del farmacista. Professione, negli ultimi anni, relegata in molti casi a logiche commerciali, mettendo in secondo piano la professionalità dei farmacisti, che rappresentano per i cittadini il riferimento di primo soccorso.
All’incontro, erano presenti la presidente di Futurpharma di Roma, Rossana Matera, il segretario nazionale Nunzio Giuseppe Nicotra, il responsabile Progetti, Claudio Biagi, e la responsabile generale dei contatti, Romina Mastrodonato.
Al centro del dibattito, la riflessione sul testo presentato di recente alla Commissione Affari Sociali dal deputato Andrea Mandelli, recante la “Modifica dell’articolo 102 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, in materia di esercizio cumulativo di professioni o arti sanitarie”.
Il testo chiarisce che è possibile l’esercizio cumulativo di due o più professioni sanitarie, ad eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione di medicinali. Con riferimento alla modifica dell’art. 102 del Tuls, relativo al divieto del cumulo, la proposta legislativa intende chiarire che è possibile l’esercizio cumulativo di due o più professioni sanitarie, sia sotto il profilo soggettivo (uno stesso soggetto esercita diverse professioni sanitarie) che oggettivo (diverse professioni sanitarie sono esercitate in farmacia), a eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione di medicinali. Pertanto, resta fermo il divieto di cumulo (oggettivo e soggettivo) tra la professione di farmacista e quelle di medico, odontoiatra e veterinario. “Siamo disposti a sostenere il decreto Mandelli”, ha commentato il Referente Nazionale di Futurpharma, Marcello Potenza, “ per ciò che riguarda propriamente la questione delle doppie professioni”. La Presidente di Futurpharma, ha ribadito nell’occasione: “Occorre adesso concentrarsi maggiormente sull’aspetto del lavoro, creando nuove opportunità per il farmacista e in seguito, soffermarsi sull’importante problema previdenziale, cui siamo molto sensibili. A riguardo, è intervenuto anche il segretario nazionale Nunzio Nicotra,
“È innegabile il malcontento di tutta la categoria, qualunque sforzo o modifica apportata al nostro ente previdenziale, non risulta sufficiente a dare risposte certe per il nostro futuro , Futurpharma ritiene che per la previdenza ci vuole una riforma radicale, considerando l’attuale scenario che vede la gestione della farmacia non più in capo ad un farmacista, il quale non è obbligato a versare la quota previdenziale”. Per lo sviluppo della professione, – ha evidenziato Rossana Matera – occorre allargare gli orizzonti, guardare anche all’estero, dove il farmacista è presente in altre importanti realtà”. A riguardo, proprio ultimamente, Futurpharma ha fondato ‘Futurpharma Mondo’ , che nasce proprio dall’esigenza di avere significative opportunità di confrontarsi con importanti realtà internazionali. Il confronto con le altre Nazioni è molto utile, perché questa figura professionale ha subito importanti cambiamenti nel corso di questi ultimi anni, cambiamenti che hanno visto importanti trasformazioni ed evoluzioni di questa figura non solo in Italia, ma anche all’estero”. Tra i presenti, anche il Vice Presidente dell’Ordine dei farmacisti, il Dott. Giuseppe Guaglianone, “In un momento di crisi del sistema sanità, nella quale il sistema stesso dovrà di necessità riorganizzarsi, anche la professione farmaceutica – ha detto – dovrà necessariamente rivalutare identità, funzioni e modalità di esercizio. Le opzioni che si aprono davanti e che non potranno che partire dal riassetto e dal potenziamento della sanità territoriale per far fronte in particolare al fenomeno crescente delle cronicità, vanno ovviamente tutte esplorate senza mai dimenticare però che la pietra d’angolo della professione del farmacista è e dovrà sempre rimanere la gestione del farmaco”.