Spandau Ballet, dal 27 novembre un cofanetto celebrativo per i 40 anni della band

292

ROMA – Dopo molti successi e una serie di litigi, cause, separazioni e reunion molto più lunga della stessa storia del gruppo, gli Spandau Ballet celebrano i quarant’anni dalla firma del primo contratto con un Greatest Hits formato da un box di tre cd o doppio vinile che contiene anche la cover inedita di “The Boxer” di Simon & Garfunkel. Il tutto sarà in vendita a partire dal 27 novembre. Nel settembre 1990 gli Spandau Ballet si riunirono negli studi di registrazione Master Rock a Kilburn, Londra, per registrare un nuovo brano con il mitico compositore e arrangiatore Michael Kamen per un album di Greatest Hits pianificato per quel Natale. I frutti di quella sessione con Kamen non sono mai stati ascoltati fino ad oggi. La canzone che è stata registrata era una versione del classico di Simon & Garfunkel ‘The Boxer‘, scritto da Paul Simon. All’epoca i membri della band ignoravano che non sarebbero stati più tutti insieme in uno studio per 19 anni.

La loro stagione d’oro è durata una decina d’anni, più o meno fino al 1989, poi liti e tensioni hanno prevalso sulla musica. Tony Hadley, il cantante con il “vocione”, ha intrapreso la carriera solista, mentre Gary Kemp, autore di tutti i brani nonché chitarrista con qualche prova d’attore condivisa anche con il fratello bassista Martin, ha suonato nella superband “Nick Mason’s Saucerful of Secrets”, il progetto che il batterista ha dedicato alla stagione dei Pink Floyd con Syd Barrett. I tentativi di reunion sono stati diversi ma sono durati poco, come d’altra parte ha retto il tempo di un tour il tentativo, fatto l’anno scorso, di rimettersi insieme con un sostituto di Hadley, Ross William Wild.

Ma se c’è un Paese dove gli Spandau Ballet non sono stati mai dimenticati è l’Italia: un’emozione che ruota attorno a canzoni come “True”, “Through The Barricades”, “Lifeline”, “Gold”, “Only When You Leave”, “I’ll Fly For You” e che si è liberata da quell’aura di patinata artificiosità grazie al docu film “Soul Boys of the Western World”, che, presentato qualche anno fa, racconta con realismo la parabola di un gruppo di amici che hanno vissuto un decennio da pop star e poi non sono riusciti a rimanere uniti dopo il grande successo.