Talèa con Antonio Aiazzi (Litfiba) nel singolo “Sconnessi”

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MILANO – E’ Antonio Aiazzi, il leggendario tastierista dei Litfiba, l’ospite speciale del nuovo singolo di Talèa “Sconnessi” disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali via Vrec/Believe Digital. Ascolta. Talèa, che ha partecipato a X-Factor 2022 riscuotendo il plauso unanime della critica, sta attraversando un percorso verso sonorità più moderne e sofisticate, scaturite dalla mente geniale del produttore Flavio Ferri (Delta V).

“Sconnessi” è il terzo brano della nuova produzione artistica di Talèa dopo la cover di “Amandoti” e il singolo “Ombre”. I tre brani entreranno nell’album di debutto dell’artista marchigiana previsto per questa primavera. “Sconnessi” è un brano ipnotico e misterioso come il suo titolo. Non appartiene a un genere musicale specifico e scavalca così confini e recinzioni. Ognuno può dare la propria lettura del testo, limpido e criptico allo stesso tempo, in cui movimento e staticità si alternano nelle immagini evocate dalla scrittura nitida di Talèa. La canzone è pervasa da una tensione che conosciamo, perché attraversa il nostro tempo.

Il brano testimonia l’originalità della scrittura di Talèa e fa comprendere l’interesse di Antonio Aiazzi. «Abbiamo registrato il brano nello splendido teatro di Guardistallo – racconta Talèa – io e Flavio stavamo lavorando proprio su quel pezzo. Mi disse che Antonio era passato di lì e lo aveva apprezzato. Poche ore dopo, Antonio tornò e si mise al pianoforte. A fine giornata le sue note erano diventate parte della canzone. Questa collaborazione spontanea mi rende davvero orgogliosa. Un grazie non basta».

Il Teatro Marchionneschi di Guardistallo ospita le Residenze Artistiche Marchionneschi, ideate proprio da Antonio Aiazzi. L’idea è semplice e affascinante: mettere a disposizione degli artisti un ambiente creativo ideale a costi contenuti, in grado di ospitare spettacoli, prove musicali e teatrali, produzioni. Flavio Ferri collabora da tempo con Aiazzi e Gianni Maroccolo, e ha scelto la residenza artistica in provincia di Pisa per ispirare al massimo il talento di Talèa.

La Talèa è un rametto destinato a radicarsi, è una porzione di pianta capace di emettere radici e di rigenerarsi dando vita a un nuovo individuo. «Proprio secondo questa logica – continua Cecilia – il mio scopo è quello di creare un ponte tra ciò che è stato e ciò che può esistere oggi: i grandi artisti di ieri come spunto per una musica nuova, per una musica che mi rappresenti oggi». Così Talèa racconta la scelta del suo nome d’arte dopo decine e decine di concerti come Cecilia Quaranta. La necessità di un nuovo nome la porta a ricercare il nocciolo della sua intenzione artistica: proporre qualcosa che sia nuovo, unico e originale ma rispettosamente fedele al patrimonio lasciatoci dai grandi della musica nazionale e internazionale.