Tensione nel governo sulla regolarizzazione dei migranti, Bellanova minaccia di lasciare

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ROMA – Italia Viva minaccia l’uscita dal Governo se non si approverà subito. Il Pd spinge per portarla a casa. Il Movimento 5 Stelle frena, ma è spaccato al suo interno. Fuori dal Palazzo, il Papa e la Cei la chiedono a gran voce. Ed anche il mondo agricolo la invoca. Sulla regolarizzazione di braccianti, colf e badanti il Governo cerca una difficile quadratura con una trattativa ad oltranza che, come ieri, è proseguita per tutta la giornata tra i 4 ministri interessati: Teresa Bellanova (Politiche agricole), Luciana Lamorgese (Interno), Nunzia Catalfo (Lavoro) e Giuseppe Provenzano (Sud).

Ma la discussione ha coinvolto anche i capidelegazione della maggioranza. La soluzione non è ancora arrivata e continuerà il confronto e si deciderà se portare i provvedimento nel Decreto maggio che in settimana potrebbe andare in cdm. Problemi tecnici, sulla formulazione del testo, ma soprattutto politici, per il freno a mano tirato dai Cinquestelle. Bellanova pone un aut aut: braccianti, colf e badanti devono rientrare. Con un contratto temporaneo per sei mesi, rinnovabile. Per dare una risposta attesa soprattutto dal mondo agricolo, “altrimenti qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di far marcire i prodotti nei campi”, incalza. E non è, sottolinea, “una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al Governo. Non sono qui per fare tappezzeria”.

“Se c’è un ministro di un settore strategico come l’Agricoltura che minaccia le dimissioni sull’ipotesi di regolarizzazione di 600mila lavoratori irregolari, se c’è un contrasto nel governo su questo è gravissimo. sarebbe un pessimo segnale per chi lavora e paga le tasse regolarmente”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Skytg24 parlando di Teresa Bellanova. “Io poi ovviamente sono contrario a una maxisanatoria di massa. A un settore strategico come quello dell’agricoltura serve un intervento immediato a fondo perduto e non regolarizzazioni”, ha concluso.