Una nuova storia di Laila Cresta, tra origini familiari e incontri destinici

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buenos aires la bocaIl nuovo romanzo della scrittrice ligure Laila Cresta, si muove su un terreno differente da quello al quale ci ha abituati in questi anni: dalla fantascienza al giallo sembravano essere questi i suoi generi preferiti. Invece con Lo zio d’America l’autrice ci sorprende dando vita a una storia di taglio più classico, che presenta però la tipica struttura avvincente segno identificativo della Cresta.

Per la prima volta la protagonista della vicenda è una donna, Carlotta, indipendente e autonoma al punto di ricevere l’importante incarico di ricercare e aprire la boutique di Buenos Aires dell’importante casa di moda per la quale lavora. Tutte le figure femminili a cui dà vita Laila Cresta sono decise e determinate, sicure di sé e solido appoggio per i personaggi maschili, sempre primi attori dei romanzi; nel caso di Carlotta questa indipendenza viene evidenziata molto di più e si riflette sia nella sfera professionale, fulcro della sua vita fino al momento delle vicende narrate, sia in quella sentimentale, in cui però sa di dover intraprendere un percorso di crescita, di maturazione e di maggiore consapevolezza che emerge pagina dopo pagina.

lo zio d'america copertina singola

Il fulcro della vicenda solo apparentemente è costituito dalla sfera professionale, la spinta iniziale che sposta Carlotta dall’Italia verso l’Argentina, paese nel quale sa di avere parenti discendenti da una sorella della nonna emigrata a Buenos Aires tanti anni prima. Dunque il lavoro, fondamentale per la protagonista, diventa un mezzo per la Cresta per parlare e far emergere ricordi, memorie e legami familiari che hanno la capacità di coinvolgere nostalgicamente il lettore proprio perché appartenenti al passato di molti e dunque ritrovarsi nella narrazione di un esodo dal paese natio, in un un’epoca in cui spesso costituiva l’unica opzione, diviene facile, rassicurante, avvolgente quasi. La giovane Carlotta però ha bisogno di compiere un percorso differente, quello alla scoperta di una se stessa che sente di doversi staccare dall’attaccamento a quella parte importante della sua esistenza, la sfera professionale che, laddove ne ha implementato l’autonomia e indipendenza, la forza e la determinazione, di contro l’ha tenuta lontana dall’universo emotivo che, proprio in virtù di quello spostamento, da Genova a Buenos Aires, chiede di essere preso in considerazione.

L’incontro quasi contestuale al suo arrivo in città con il giovane Manuel la conduce all’interno di sensazioni mai provate e che inizialmente sembrano distrarla dall’importante compito che deve svolgere, aprire la prima boutique in città e selezionare il personale per gestirla, ma poi riprende il controllo di se stessa soprattutto perché sa di dover mantenere la lucidità necessaria a non deludere la titolare della casa di moda. Il ragazzo, di diversi anni più piccolo di Carlotta, si dimostra subito innamorato al punto di volerle stare sempre addosso, in tutti i sensi, e tutto sommato a lei non dispiace anche se si rende conto di alcuni comportamenti immaturi del giovane; tutto però cambia nel momento in cui, una volta trovato il locale perfetto per la boutique, Carlotta incontra il miglior architetto della città nonché suo parente alla lontana poiché discendente della sorella di sua nonna, Juan Canessa.

buenos aires quartiere di lusso

Gli equilibri cambiano, si modificano, assumono connotazioni differenti così come il punto di vista di Carlotta su ciò che sta vivendo si trasforma in qualcosa di nuovo, il bisogno di riflettere e approfondire emozioni sconosciute diviene urgente anche se emerge lentamente tra le pieghe delle situazioni oggettive. Intrighi, gelosie, rivalità, scoperta di sentimenti e legami profondi che vanno oltre e affondando le radici in una matrice destinica che si dipana, pagina dopo pagina, tra gli eventi del romanzo. Co-protagonista della storia è l’affascinante città di Buenos Aires, con i suoi profumi, il suo cibo prelibato, gli scorci sorprendenti e bellissimi di un luogo magico, che non dimentica le proprie radici europee pur essendo indubbiamente e fortemente sudamericana. Tra le pieghe della narrazione emerge il legame con gli affetti e la storia familiare dei protagonisti, per spiegare, suggerisce Laila Cresta, che tutto ciò che accade e che siamo ha un motivo che viene dal nostro passato, e spesso è difficile e complesso cambiare direzione, rompere il filo sottile che ci lega agli errori dei nostri antenati e all’eredità morale e caratteriale che ci lasciano, non finché non ne prenderemo coscienza e scorgeremo la possibilità di effettuare quella modifica, quella crescita, che i nostri parenti in passato non hanno saputo portare a compimento. Un libro che fa riflettere e che avvince, una lettura piacevole e scorrevole in perfetto stile Laila Cresta.

SCHEDA DEL LIBRO

LO ZIO D’AMERICA
Autore: Laila Cresta
Editore: Antipodes
Anno: 2019
Pagine: 99
Prezzo: € 9,35
Per acquistarlo: http://www.antipodes.it/prodotti/scheda-prodotto.asp?id=213