Lo afferma il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai, dipartimento di Figec-Cisal. Pronta la replica dell’esecutivo Usigrai: “La rappresentanza sindacale è fortunatamente libera e normata dalla legge. La Commissione di Vigilanza siamo certi si occuperà della Rai, ma per contrastare i tentativi di trasformarla in megafono dei partiti. Respingiamo con forza i tentativi della politica, soprattutto dei partiti di maggioranza, di condizionare la libertà sindacale dei giornalisti Rai. Usigrai chiede una Rai libera dai partiti. Unirai chiede aiuto ai partiti”, è scritto in una nota.
Controreplica dell’Unirai: “Ci saremmo aspettati dall’Usigrai una parola di condanna rispetto ai tentativi di censura ai nostri danni e invece nulla. Che peccato! Prendiamo comunque atto con piacere che anche per l’Usigrai la rappresentanza sindacale è libera. Un riconoscimento ovvio anche se tardivo. L’Usigrai informi i colleghi del Cdr di Rainews24 che invece pretendono di stabilire chi come e quando può parlare. Unirai non “chiede aiuto ai partiti”, ma chiede agli organismi competenti di discutere, tra le varie emergenze della Rai, anche di una questione non più rinviabile, quella del pluralismo sindacale. La Rai non ha padroni. In Rai tutte le voci devono potersi esprimere”.
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