Uno sguardo sull’arte informale polimaterica di Giampaolo Cataudella

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HW2 opera di Giampaolo Cataudella anno 2017

Intervista all’artista di origini sicule ma da anni residente a Cassino: “La passione per l’arte, da che ne ho memoria mi ha sempre accompagnato”

CASSINO – Imbattendoci nel mondo creativo dell’artista di origini sicule ma da anni residente a Cassino, Giampaolo Cataudella, si ha subito voglia di andare a fondo nella conoscenza del suo stile e del suo messaggio finale che incuriosisce ed affascina. Da tempo partecipa a varie rassegne con buona critica, fra cui citiamo volentieri, la menzione speciale della giuria al Premio internazionale d’arte contemporanea COMEL 2016.

Nelle scorse ore ho avuto il piacere di entrare in contatto con lui e porgli alcune domande:

 

Giampaolo, lei fin da giovane ha studiato le materie scientifiche fino a laurearsi a Torino, in Ingegneria Aerospaziale, com’è nata in lei la passione per l’arte e quanto ha influito, su questa, il suo percorso scientifico?

“La passione per l’arte, da che ne ho memoria mi ha sempre accompagnato. Fin da piccolo ho esternato graficamente, attraverso il disegno, le emozioni ed i vissuti per me più significativi. Le immagini di processioni religiose, di edifici barocchi, di ruderi senza tempo, di campagne arse dal sole della mia infanzia siciliana, hanno alimentato quasi totalmente le mie opere figurative. Quei ricordi, quei colori, tutt’ora ricorrono nei gialli ocra dei campi di grano o nei rossi vermiglio del Cristo alla Colonna delle mie opere informali. Ma gli accenni di forme geometriche, lineari, reticolari, rigorose, sono senza dubbio figlie della mia formazione scientifica universitaria vissuta in un contesto sociale metropolitano”.

Metropolis opera di Giampaolo Cataudella anno 2016

Osservando le sue opere traspare profondità nei colori e stimolano la curiosità nel conoscere il suo messaggio, può parlarcene?

“La ragione per cui io spendo del tempo davanti ad un supporto in mdf è la voglia di esprimere un più elevato atto di presenza al mondo attraverso la modalità espressiva che a me risulta più naturale, la pittura. Forse il mio messaggio è proprio questo, un messaggio racchiuso in una bottiglia che vaga per gli oceani. L’intensità dei colori, i forti contrasti la matericità credo siano legati a questa forte istanza espressiva”.

Secondo lei, come è la situazione attuale del mondo dell’arte in Italia?

“Credo che rispetto ad altri paesi europei, l’arte in Italia e in particolare l’arte contemporanea rimanga ancora appannaggio di pochi, che le istituzioni non facciano abbastanza per stimolare ed educare gli italiani ad apprezzare l’incommensurabile patrimonio artistico ereditato. Artisti come Burri, Fontana o Manzoni meriterebbero di essere conosciuti dal grande pubblico nell’interesse di tutti”.

Quali sono, se ne ha, i prossimi progetti artistici?

“Non ho un vero è proprio progetto artistico se non la voglia di percorrere le suggestive e imprevedibili strade che l’arte ci pone davanti, strade travagliate e mai brevi”.