ROMA – Nasce la prima piattaforma mRNA italiana che sfrutta algoritmi di predizione delle varianti del virus che hanno messo in ginocchio il mondo negli ultimi due anni: dopo la fase preclinica, è imminente la sperimentazione sull’uomo del primo vaccino COVID-19 a mRNA sviluppato completamente in Italia, destinato ad essere efficace sulle varianti. Protagonista del lavoro è la start up innovativa italiana “Fondo Ricerca Medica”, specializzata nella ricerca biotecnologica e negli algoritmi di predizione di variazioni genomiche, che ha sviluppato e testato “con buoni risultati” in sperimentazioni precliniche regolatorie sugli animali un innovativo vaccino per il COVID-19.
Si tratta del primo siero e della prima piattaforma di mRNA italiani che arriva in un momento in cui i contagi sono in rialzo a causa delle varianti omicron 4 e 5. I dati, finora, sarebbero incoraggianti, secondo gli scienziati della stessa società “Fondo Ricerca Medica”, che ha sedi a Roma e all’Aquila. Il vaccino si basa sulla tecnologia dell’RNA messaggero (mRNA), che ha recentemente dimostrato successo nel controllare la pandemia indotta dal virus Sars-CoV2, responsabile del COVID-19.
L’Azienda italiana è tuttavia andata oltre la riproduzione della tecnologia, ed è riuscita ad associare al processo di produzione del vaccino, un innovativo approccio bioinformatico che permette una predizione dell’evoluzione del virus. L’algoritmo di predizione era stato dapprima sviluppato dalla start up per predire la selezione delle cellule tumorali indotta terapia anti-neoplastica, allo scopo di creare innovativi farmaci contro i tumori, ed è stato poi convertito allo scopo di predire le varianti del virus SARS-CoV2 che saranno responsabili delle nuove ondate della pandemia.
La sperimentazione, fatta in Italia, è stata effettuata in 3 specie con risultati definiti “consistenti” alla luce della risposta nel 100 per cento degli animali trattati: non avrebbero mai dato segni di tossicità, segnale di un buon profilo di sicurezza. Gli anticorpi prodotti dagli animali si sarebbero dimostrati efficaci in esperimenti di challenge e contro diverse varianti, compresa la omicron.
I fattori principali tenuti in considerazione dall’algoritmo sono: diversità e popolarità con l’assunzione che la vaccinazione massiva contro il virus originale (vaccini di prima generazione), avrebbe indotto una pressione evolutiva sui virus, selezionando nuove varianti. Questo algoritmo è stato applicato per la prima volta nel dicembre 2020 ed ha permesso di selezionare il vaccino ad mRNA che nei prossimi mesi sarà testato nell’uomo e che contiene elementi genetici presenti nella variante omicron, apparsa più di un anno dopo la predizione: il tutto a conferma che l’algoritmo funziona e che sarà essenziale anche per lo sviluppo di ulteriori vaccini COVID-19, se sarà necessario.
Fondo Ricerca Medica conta strette collaborazioni con prestigiosi Enti di ricerca nazionali ed internazionali. È un’azienda specializzata nella ricerca biotecnologica e nella bioinformatica. Ha sviluppato algoritmi di predizione di variazioni genomiche e la sua missione è sviluppare terapie per malattie rare e comuni.