Vaccino Covid, solo il 7% degli italiani ha effettuato la quarta dose

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vaccino covid-19ROMA – Meno di 7 italiani su 100 si sono sottoposti alla quarta dose booster di vaccino anti-Covid: la media a livello nazionale per la quarta dose è pari al 6,63%. Gli over-80 sono la fascia di età con una copertura maggiore (29,83%), seguiti dalle persone di età compresa tra 60-79 anni, con una copertura pari al 12,93%. Tra gli over 80 la regione con la copertura maggiore è il Piemonte (61,74%), mentre la copertura minore si registra in Calabria (15,49%). Nella fascia di età 60-79 anni, la regione con la copertura maggiore è l’Emilia-Romagna (23,34%) mentre la copertura più bassa si registra in Sicilia (6,36%).

È quanto emerso dalla 98ma puntata dell’Instant Report Covid-19 – https://altems.unicatt.it/altems-covid-19 – un’iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. “La copertura della quarta dose vaccinale anti-Covid 19 è al 7% nella popolazione italiana – sottolinea il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS) – con una grande variabilità tra le fasce di età e le regioni, alle quali dopo lo scioglimento dello stato di emergenza va la piena responsabilità della continuazione della campagna vaccinale oltre che la gestione degli approvvigionamenti.

È uno scenario non semplice quello che si prospetta, continua Cicchetti, con un leggero rialzo di tutti gli indicatori mappati da ALTEMS in merito alla diffusione del contagio: sono stati registrati circa 1 milione di nuovi casi negli ultimi 30 giorni”. “Guardando l’andamento della variazione dei tassi di saturazione dei posti letto in Terapia Intensiva (TI) e di Area Non Critica (ANC), esso risulta essere in salita (aumento dei tassi di saturazione dei posti letto di TI e di ANC) ad eccezione di una diminuzione dei tassi di saturazione dei posti letto di TI (Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia) e di una diminuzione dei tassi di saturazione dei posti letto di ANC (Molise, Puglia e Sicilia)”, aggiunge.