Vaccino, Lucattini: “Paura molto diffusa ma non è tipica dei no-vax”

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ROMA – “La paura dei vaccini è molto diffusa e non è tipica dei no-vax. I vaccini in sè attivano una fobia nelle persone che non sanno di avere, per la stessa modalità con cui il vaccino viene somministrato, ovvero viene inoculato nell’organismo e non è più possibile toglierlo”. Così Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (Spi).

“Quando si ha una paura molto forte – prosegue – e inconsciamente non se ne è consapevoli, la mente seleziona tutta una serie di informazioni che vanno a confermare le paure, è il motivo che porta alla nascita di fake news e complottismi. È noto poi che i gruppi drenano le paure dei singoli, ci sono dunque interi gruppi che possono organizzarsi attorno a quelle paure e trasformarle pericolosamente in ideologia. Negli ultimi anni – osserva l’esperta – c’è stata una progressiva perdita della fiducia cieca nella scienza, la pandemia lo ha confermato per ragioni indipendenti dagli scienziati, e i vaccini sono rientrati in questo discorso circa le preoccupazioni sulla salute e sui danni permanenti nel futuro. Poiché il Covid spaventa molto e le persone sono sfinite dall’attesa della fine della pandemia, c’è l’idea che il vaccino possa essere l’elemento che crea ulteriori problemi e invece – conclude Lucattini – è l’unica cosa, insieme alle norme di prevenzione, che può proteggerci veramente”.