FIRENZE – “Don Gallo salì sul palco e disse: «Ragazzi, fate pure sesso ma fatelo protetti, ho visto troppa gente morire per l’AIDS!» e tirò fuori una scatola di preservativi per rompere il tabù che la chiesa di Wojtyla aveva professato contro il sesso fuori dal matrimonio. Anche questo era Don Andrea Gallo, classe 1926, staffetta partigiana nel 1944-45 e poi prete di strada per salvare le anime di tutti i diversi del mondo. Io gli ho dedicato una canzone: “Un angelo senz’ali, con il suo toscano in bocca, no, non s’incontra per caso, perché è lui che ti fa la posta.. Vuole parlare, non può aspettare, mi dice: amore entra e stacci bene nel mio mondo, entra e stacci bene nel mio mondo”. Il Donga ha scritto dei libri stupendi come “Angelicamente anarchico”, “Sopra ogni cosa”, “Se non ora, adesso” e “Come un cane in chiesa”: io invito tutti a leggerli perché aiuteranno a capire meglio la realtà complessa che ci circonda. Forza Donga e forza Comunità di San Benedetto al porto di Genova, ci vediamo presto, ci vedremo per sempre!”.
Questo il ricordo di Piero Pelù (foto) a 10 anni dalla scomparsa di Don Gallo, avvenuta il 22 maggio 2013.