“Ah ha” è il singolo d’esordio di Alessio Alba: “Un brano a cui sono molto legato”

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alessio alba

“Ho comunque cercato di non scrivere un testo che parli solo del mio rapporto complicato con le ragazze al primo appuntamento (anche perché non basterebbe un 33 giri)”

Ah ha” è il singolo e videoclip d’esordio di Alessio Alba, un invito a non prendersi troppo sul serio. Disponibile dal 7 maggio in radio, dopo l’anteprima su Repubblica, per Noise Symphony Music (distribuzione Pirames International), il brano è prodotto da Andy Milesi e finalizzato da Francesco Tosoni. Ah-ha parla della difficoltà e dell’ineffabilità del parlare dovuti all’imbarazzo dei primi incontri (nel caso di Alessio i primi appuntamenti con le ragazze). Le strofe rappresentano quei momenti in cui non si sa cosa dire, finché non ci si rende conto che parlare non serve. Ed è per questo che il ritornello è senza parole, perché spesso le parole non servono.

Alessio Alba ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Ah ha” è il tuo singolo d’esordio, di che cosa si tratta?

Ah-ha è un brano a cui sono molto legato. Si tratta di una canzone basata su un ritornello senza parole, molto ritmata e divertente. Sono partito da ritmi anni ‘80 per raccontare le mie insicurezze nei primi appuntamenti, forse gli unici momenti in cui non so cosa dire.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Con questo brano voglio trasmettere un po’ di leggerezza, quella che ultimamente è un po’ mancata. Non credo che nascondere i problemi sotto il tappeto sia una soluzione, ma ogni tanto fa bene anche ballare e lasciarsi andare un po’. Questa canzone nello specifico vuole essere un aiuto per quelli come me che talvolta si trovano travolti dalle situazioni, perché credo sia capitato a tutti di non sapere che cosa dire. Con questo brano cerco di mostrare una soluzione, un’ exit strategy.

Come vivi questo tuo debutto?

Il momento che sto vivendo è un insieme di tante cose che mi fanno svegliare con il sorriso: la gioia del cantautore che può finalmente mostrare il suo lavoro al pubblico e l’orgoglio personale per essere giunto a un traguardo che inizialmente non pensavo di poter raggiungere.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Mi sono avvicinato al mondo della musica da piccolo, con le prime lezioni di pianoforte e i primi approcci alla chitarra da autodidatta. Nel tempo ho avuto modo di esibirmi davanti a tante persone, che mi hanno spesso consigliato di intraprendere un percorso musicale; io però ero troppo timido e titubante per provarci seriamente. Le cose sono cambiate dopo il mio primo concerto come solista e la partecipazione al Tour Music Fest 2019, quando ho capito che non avrei mai potuto fare a meno della musica.