Al Bano a Storie Italiane: “Mi sono dimenticato di mandare le rose a Loredana per San Valentino”

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ROMA – Al Bano Carrisi si è raccontato questa mattina in diretta su Rai1, in una lunga intervista a Storie Italiane con Eleonora Daniele, dalla passione per la musica che lo ha animato sin da bambino, all’ultimo Sanremo. Il leone di Cellino San Marco, ha voluto inoltre dedicare un pensiero alla sua compagna: “Saluto Loredana, ieri è stato San Valentino e mi sono dimenticato di mandarle le rose, imperdonabile. Sono quasi come quella giuria di Sanremo che mi ha mandato via nel 2017”, ha detto scherzando. “Le mando il giorno dopo. Mille rose rosse. Bastano?”.

Nel corso dell’intervista Al Bano ha ricordato le emozioni vissute sul palco di Sanremo 2023, che l’ha visto protagonista come ospite d’onore di un memorabile medley con Gianni Morandi e Massimo Ranieri: “Mi sembrava un regalo di Natale. 27 anni per un’attesa del genere. Io ho fatto un carico di adrenalina bellissimo, non lo so cosa ci siamo detti, ma c’era una fusione fantastica, peccato sia finita in mezz’ora, ci sarebbero volute due ore. Mi hanno chiamato da tutto il monto per fare concerti insieme. Intanto ci sarà la famosa serata che registriamo il 18 maggio, per il mio compleanno, e saremo ancora insieme. Poi ci saranno altre sorprese che non posso dire”, ha detto.

“Siamo figli di una bellissima epoca, il dopoguerra, avevamo solo voglia, abbiamo avuto, e sempre avremo, di costruire, non di distruggere, e lo abbiamo fatto con tutta la pazienza, con tutta la tipicità di chi è nato in un ambiente proletario”, ha raccontato parlando dei suoi colleghi e amici. E intervenendo poi sulle canzoni di oggi ha detto: “Ogni epoca ha la sua musica, e oggi è strettamente figlia del computer. La musica è l’espressione del tempo che viviamo. L’auto-tune? Se io fossi nato in questo periodo, evidentemente avrei fatto la stessa cosa, perché questo è quel mondo che dobbiamo accettare”.

Il cantante è poi tornato sulla sua ultima partecipazione in gara a Sanremo, nel 2017: “Il Festival più amaro per me, ci sono rimasto malissimo. Un brano come ‘Di rose e di spine’, di una bellezza unica, scritto dal grande Maurizio Fabrizio, cacciato via alla prima serata dalla giuria di qualità, non meritava quello schiaffo in faccia, pubblico. E in qualche modo quella giuria di qualità me la dovrà pagare, e non è una minaccia. Io lascio fare sempre al mio amico lassù”, ha detto. “Di Sanremo ne ho fatti penso 16 in gara, altri da ospite d’onore ma, credimi, non è la stessa cosa. Non dico che preferisco stare in gara, ma c’è qualcosa in più, è la cosa più interessante. La vita è una sfida”, ha concluso.