ROMA – “Il Pnrr è il grande assente nel dibattito pubblico sulla Finanziaria, eppure sta avanzando. In attesa di capire quanto della proposta di rimodulazione del governo sarà approvata dalla Commissione, il punto politico da ribadire è che per l’Italia restano da incassare circa 105 miliardi di euro nei prossimi due anni e mezzo, oltre alle risorse del Fondo complementare, pari a circa 30 miliardi di euro e usati ad oggi solo in parte. Sono risorse a disposizione del paese, perché il Pnrr è di tutti: del governo Conte 2 che lo ha impostato, del governo Draghi che lo ha negoziato e avviato e del governo Meloni, che lo sta portando avanti, aggiornandolo rispetto al mutato quadro internazionale. Per questo il Pnrr deve essere un’occasione bipartisan di crescita, sviluppo, e credibilità, uno stress test virtuoso per il nostro sistema burocratico e amministrativo”.
Così il presidente del Cnel, Renato Brunetta, in un intervento pubblicato sul quotidiano “Il Foglio”.