“Carousel”, l’album d’esordio del chitarrista Lorenzo Polidori: l’intervista

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lorenzo polidori

“I brani di questo album rappresentano ciascuno un piccolo momento significativo della mia vita: nella vita, come in una giostra, siamo continuamente di fronte a un inizio e a una fine, in un cerchio continuo che non finisce mai”

É su tutte le piattaforme digitali “Carousel”, l’album d’esordio del chitarrista Lorenzo Polidori rilasciato nel 2021 con l’etichetta discografica Fingerpicking.net. Privilegiato da alcune featuring con artisti di fama mondiale del panorama della chitarra acustica, L’album racchiude 11 Tracce caratterizzate dall’inconfondibile sound della chitarra Fingerstyle. Le tecniche e i virtuosismi contenuti nei brani vengono sintetizzati da Lorenzo in uno stile fresco, fluido e originale riuscendo così a muoversi tra vari generi musicali.

Lorenzo Polidori ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Carousel” è il tuo album d’esordio, di che cosa si tratta?

Carousel è il mio primo album ed è il frutto di anni di lavoro, di ispirazione e continuo ascolto di vari generi. Il viaggio musicale si snoda attraverso nove brani originali e due miei arrangiamenti di Mark Knopfler e di Merle Travis

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Le canzoni di questo album rappresentano ciascuna un piccolo momento significativo della mia vita: nella vita, come in una giostra, siamo continuamente di fronte a un inizio e una fine, in un cerchio continuo che non finisce mai.In Carousel ho definito alcuni punti di questo cerchio: viaggi, sentimenti, amore per la musica.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Fin da bambino, ho nutrito sempre un grande interesse per il mondo della musica, che ha iniziato a prendere forma quando avevo otto anni con le prime lezioni di chitarra classica. Con il tempo, mi sono avvicinato anche ad altri generi musicali e, in particolare, da autodidatta alle tecniche di Mark Knopfler. A partire poi dal 2011, ho studiato chitarra acustica presso l’accademia Lizard di Fiesole fino al 2017. Dal momento che volevo specializzarmi in modo più approfondito in questa tecnica, ho conosciuto, durante un suo concerto a Firenze, Gareth Pearson che ha accettato di darmi lezione per alcuni anni, permettendomi così di incrementare il mio bagaglio tecnico e musicale.

In questo album ci sono alcune featuring con artisti di fama mondiale del panorama della chitarra acustica, qual è stato il loro contributo artistico e personale?

Andrea Valeri e Gareth Pearson hanno contribuito tantissimo a questo album ma anche a livello di crescita artistica.Gareth come già scritto prima mi ha aperto gli occhi in questa tecnica, insegnandomi per vari anni a padroneggiarla nel miglior dei modi, Andrea mi ha sempre sostenuto e non solo aiutandomi a realizzare l’album ma mi ha anche guidato ve aiutato a muovermi nel panorama musicale italiano.