Esce il nuovo ep de Gli Animali Notturni: “Avevamo voglia di ritornare”

86

gli animali notturni

“L’ultimo periodo è stato davvero duro per tutti, ma ci ha anche dato l’occasione di confrontarci e razionalizzare ciò che volevamo essere”

Da venerdì 18 giugno è disponibile sulle piattaforme digitali e su tutti i digital stores il nuovo ep della band gardesana Gli Animali Notturni. Dallo stesso giorno sarà in rotazione radiofonica “Dicono”, primo singolo estratto. Prodotto dalla band, con la collaborazione di Gabriele Simoni, Gli Animali Notturni tornano con un ep composto da cinque brani, cinque polaroid dalle sonorità ricercate e differenti. Cinque anime come cinque sono i componenti della band.

Gli Animali Notturni ci hanno gentilmente concesso un’intervista.

Esce il vostro nuovo ep, di che cosa si tratta?

Avevamo voglia di ritornare, ne sentivamo la necessità. Dopo la pubblicazione nel 2018 di “Vivere D’Istanti” ci siamo concentrati in ciò che amiamo di più fare. Abbiamo cercato di suonare tanto dal vivo e di portare il più possibile in giro le nostre canzoni. Ad Agosto 2019 dopo aver suonato in uno dei festival più rilevanti della penisola ci siamo decisi a fermarci per lavorare a nuove canzoni, mai avremmo immaginato (come tutti d’altronde) a quello che il 2020 sarebbe stato. Da settembre 2019 a febbraio 2020 ci siamo potuti trovare e lavorare insieme, ma poi abbiamo dovuto adeguarci alle normative. La musica non si ferma e nelle nostre possibilità abbiamo lavorato e interagito al fine di portarci avanti il più possibile. Con le riaperture ci abbiamo dato dentro e ultimato le registrazioni. E’ nato così questo lavoro.

Cosa volete trasmettere con questo lavoro?

Gli Animali Notturni sono cinque elementi con trascorsi, ascolti e esperienze affine e diverse. Con questo nuovo lavoro ne escono le 5 essenze della band, non a caso le sonorità sono una l’opposta dell’altra e a rendere tutto uniforme ci pensano più che le scelte stilistiche, le sonorità. Noi puntiamo tanto sulle linee di basso e sulle chitarre ed è da li che la voce va a cercare il suo spazio. Con questo lavoro vogliamo trasmettere emozioni e far sentire parte del nostro tutto l’ascoltatore. Le tematiche passano dalla rabbia di “Dicono” alla calma di “tutto ok” passando dall’introspezione di “Credo” e la morbidezza di “Sentimenti” e “All You Can Eat”.

Che tipo di accoglienza vi aspettate?

E’ stato bello tornare e l’accoglienza è stata oltre le aspettative anche se riteniamo che nella vita, troppe volte le aspettative siano un elemento forviante e di disturbo sul buon rendere di un lavoro. Si corre sempre il rischio di rimanere delusi aspettandosi qualcosa di esagerato. Gli Animali Notturni suonano e credono nella loro musica, ma il nostro approccio è un approccio molto umile che vuole raggiungere il pubblico nel miglior modo possibile e soprattutto per interesse e merito. Noi siamo una realtà che non ha scelto di fare hit o tormentoni per cercare di distinguersi nelle mode. Siamo come siamo e al cento per cento siamo noi. Le canzoni sono canzoni e quando nascono devi vestirle e averne cura, noi non seguiamo una moda, seguiamo le nostre regole ed è li che troviamo l’estensione del nostro essere. Questo ritorno è stato ben accolto ed è bellissimo quando chi non ci conosceva e ci scopre ci manda un messaggio sui nostri canali o salva uno dei nostri brani nelle sue playlist. La diffusione della musica è cambiata tantissimo negli ultimi anni, da un lato aiuta dall’altro limita, ma ciò nonostante arriva alle orecchie di persone che non avresti mai immaginato e che si ritrovano in ciò che hai scritto, questo è a tutti gli effetti la più bella delle magie.

Come nasce il vostro progetto musicale?

a Band è composta da Matthew Zak (voce, chitarra), Simone Simbeni “Jimbo”(chitarra), Andrea Della Valle (batteria), Nicola Mansueto (chitarra), Giovanni Boscaini(basso). Il nome della band trae ispirazione dal celebre film di Tom Ford, Gli Animali Notturni. Lo spirito della band è sintetizzabile nel motto: “Vivi di notte, osserva di Giorno”. Ci conosciamo singolarmente da molti anni e un giorno del 2017 ci siamo ritrovati con gli strumenti in mano a suonare insieme, accennavo prima alla parola “magia” e crediamo che in questa parola si racchiuda il senso stretto di essere una band. Prove dopo prove, palco dopo palco abbiamo imparato a conoscerci e non smettiamo di farlo. È sempre divertente svelare aneddoti su come nasce il nome di una band. In tutta sincerità crediamo sia tra le cose più difficili da fare. Mi spiego meglio, quando cerchi e devi dare il nome a un gruppo ti confronti con una marea di idee più o meno assurde e fantasiose. Alle volte nascono nomi talmente complicati che ognuno dei cinque componenti li pronuncia in modo diverso. Insomma…veniamo a noi… prima di chiamarci Gli Animali Notturni eravamo totalmente in stallo ma una sera, quando tutte le speranze sembravano essere finite e dopo aver vagliato una cinquantina di nomi, durante una telefonata notturna tra Zak e Andrea e dopo aver visto il film di Tom Ford prendeva forma il nome della band. La cosa incredibile è che l’idea del nome venne a entrambi i componenti, ma per paura di essere derisi entrambi erano titubanti a proporlo. Come accennavamo prima, le influenze di ognuno di noi sono differenti ma si ritrovano sempre. Gli Animali Notturni consigliano di ascoltare i The Cure, gli Suede, i Blur, gli Oasis, Paul Weller, ma oltre a questi nomi sacri d’oltremanica anche l’hard Rock d’oltreoceano come i Guns and Roses o i Green Day… Se parliamo dell’Italia, oltre ai nomi sacri come Battisti, Dalla, De Gregori, Vasco e anche alcune proposte più recenti, ci ispiriamo a ciò che più ci colpisce ma senza cercare di emulare l’arte altrui. Sintetizzando, gli Animali hanno ascolti, storie e ispirazioni diverse l’uno dall’altro ma per questo motivo cercano di far confluire le loro idee e i loro stili. Vi invitiamo a seguirci su spotify, instagram, facebook e youtube e speriamo presto di vedervi sotto un palco.