“Featherweight”, il terzo album di Rosie Frater-Taylor

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A soli 23 anni ha già conquistato i più importanti media musicali ed accumulato milioni di streaming. La sua abilità nel fondere i confini tra jazz, folk, pop e soul riporta a Joni Mitchell, George Benson, Emily King o John Mayer. Dal vivo, ha un live set davvero impressionante ed ha recentemente suonato in Europa con tappe al We Out Here Festival, al Festival Jazz di Colonia, al Festival Musicale di Brema ed al Festival Jazz di Salisburgo.

Dopo anni di fai-da-te, Rosie Frater-Taylor annuncia la firma con Cooking Vinyl e la pubblicazione di ‘Featherweight’, il disco in arrivo il 9 febbraio. Terzo album di studio, ‘Featherweight’ può essere classificato come una raccolta di inediti ‘modern indie jazz pop’.
Artista in rapida ascesa, Rosie Frater-Taylor è ampiamente considerata una chitarrista virtuosa ed una cantante dalla potente e profonda gamma emotiva. Il disco autoprodotto del 2021, ‘Bloom’, ha raccolto oltre 3 milioni di streaming ed è stato nominato ai Worldwide Awards di Gilles Peterson, ‘Album of the Week’ per Jazz FM e ‘Album of the Year’ per KCRW.
Traendo influenza da artisti del calibro di PJ Harvey, passando per Joni Mitchell e Kate Bush, fino a nomi più rock tra cui John Mayer, Meshel Ndegeocello e St Vincent, ‘Featherweight’ segna un cambiamento stilistico, sfumando tra rock, alt-pop, neo-soul, jazz new-school e folk, affrontando una serie di temi tra cui l’auto-riflessione, la vulnerabilità e la rabbia. Scritto dopo un lungo tour internazionale con il suo trio lo scorso anno, ‘Featherweight’ mostra un lato molto più grintoso della giovane musicista e racconta il viaggio personale di una giovane donna, tra forza, affermazione e vulnerabilità.

“Ho pensato a lungo di essere una ‘HSP’ (persona altamente sensibile), sentendomi profondamente colpita da varie esperienze, molto più di quanto sembrino gli altri e spesso trovandomi sopraffatta dalle emozioni derivanti da queste esperienze. Nel corso della scrittura di questo album sono arrivata ad essere orgogliosa e a sentirmi potente nei confronti di questo aspetto della mia personalità. ‘Featherweight’ è la mia ironica realizzazione che c’è molta forza nell’esprimere vulnerabilità” afferma l’artista.

Il suono esplorativo di Rosie Frater-Taylor ha già attirato su di sè l’attenzione di una vasta gamma di artisti, tra cui Jimmy Page, Jordan Rakei, Nitin Sawhney, Madison Cunningham ed Everything Everything e con ‘Featherweight’ la sua complessa musicalità sta raggiungendo nuove vette. Appassionato, grezzo e pervaso da emozioni spontanee, è un album di canzoni di sirene potenti e seducenti, che mette in mostra l’ingegnosità fiorente e l’approccio naturale alla narrazione di una giovane artista che spinge oltre i confini e sfida il genere!

Rosie Frater-Taylor inizia a prendere lezioni di batteria da suo padre all’età di 8 anni, per poi imparare a suonare numerosi strumenti, spesso in giro per casa, tra cui chitarra, basso e ukulele. Dopo aver trascorso l’adolescenza immersa nella vasta collezione di dischi dei suoi genitori, un mix eclettico di artisti, Rosie esplora il suo amore per la scrittura di canzoni ed il jazz studiando alla Roundhouse ed alla Royal Academy of Music.

“Se vuoi che qualcosa venga fatto bene, fallo da sola“. Rosie inizia così a realizzare demo multistrato con chitarre Cubase all’età di 16 anni. Questi primi vagiti sarebbero poi diventati il suo album di debutto autoprodotto, ‘On My Mind‘ (2018), una raccolta di brani che ha collezionato elogi da Abbie McCarthy di BBC1, da Becca Stevens e da Jazzwise Magazine.