“Il gioco dei fili”, alla scoperta del singolo del rapper OldSavageBoy

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savage boy

ROMA – Abbiamo intervistato il rapper romano Alessio Ciurleo, in arte OldSavageBoy durante le session del suo ultimo singolo, “Il gioco dei fili”, nato insieme al Producer Hydrus. La canzone che esce in questi giorni ha come feat. il rapper Jacopo Pisani e il chitarrista Massimo Sorrentino.

Come nasce il tuo nome “Old Savage Boy” e in che modo ti rappresenta?

Il nome OldSavageBoy ( ideato da un anno circa in concomitanza della conoscenza di Hydrus ), nasce dall’esigenza di dare una scossa al mio percorso artistico. Il mio nome rappresenta il mio modo di vedere la musica, proprio perché vengo dall’old school rap, ma amo anche mettermi alla prova e sperimentare.

Cos’è per te il Rap e cosa ha significato nella tua vita?

Il rap è il mio barista, colui con cui parlo, il mio analista, il mio sfogo. Rappresenta il mio mondo, ciò che sono, osservo, penso e percepisco.

Il tuo ultimo singolo si intitola “Il Gioco dei Fili”. Un titolo un po’ enigmatico che forse suggerisce delle interpretazioni molto soggettive a chi lo ascolterà?

Si, da all’ascoltatore un’interpretazione ad personam, poi nell’ascolto va a comprendere il concetto.

Tu ed Hydrus (producer) avete dato vita a questo nuovo progetto, come è nata la vostra collaborazione?

La collaborazione con Hydrus nasce con una richiesta di amicizia su Facebook, dove mi disse che dopo aver ascoltato delle mie canzoni, cercava un artista da produrre. Gli risposi: “vediamoci e ne parliamo.” Da lì nacque “Il gioco dei fili” e altre canzone già in cantiere. Ci diamo input a vicenda e venendo da percorsi musicali diversi. È un bel viaggio.

Nella tua nuova canzone il ritornello è affidato ad un altro talento romano, Jacopo Pisani: nel rap, a differenza di altri generi, i duetti sembrano avere una marcia in più. Secondo te perché?

La scelta di Jacopo è nata quasi per caso, volevo ci fosse uno stacco tra strofe e ritornelli. Io e lui ci conosciamo da anni, un giorno venne in studio e gli dissi “questo è il pezzo, voglio che crei” e ha tirato fuori un’interpretazione bellissima. Per quanto riguarda i duetti nel rap funzionano molto spesso, questo perché si vanno a mischiare due generi che insieme rendono maggiormente secondo me.

Sotto l’aspetto più musicale “Il gioco dei fili”, c’è anche il feat. di Massimo Sorrentino, che sorregge il brano con chitarre elettriche particolari: cosa pensi del sound rock che si interfaccia con il Rap?

Massimo ha dato un tocco rock al brano, quando ho ascoltato la prima volta ho pensato “come sta bene questa chitarra sotto la mia voce”. Di conseguenza penso che il rock e il rap possano coesistere molto bene insieme, soprattutto a livello musicale. Le sonorità rock aprono un nuovo mondo al modo di scrivere e interpretare.

Nel testo si nota una sofferenza legata ad una storia d’amore, ma poi leggendo tra le righe forse viene a galla anche una introspezione più ampia, più variegata. Sei d’accordo?

Si, ho scritto questo brano dopo una delusione d’amore a causa di un rapporto finito male a cui credevo molto, ma per ogni fine c’è un inizio. A livello instrospettivo ho cercato di analizzare ciò che mi ha lasciato, e ciò che ricerco ad ora in una relazione. Come ho scritto nel ritornello “ho smesso di correre” ed è quello che ho fatto, smettere di correre dietro a false chimere, sia fisicamente che mentalmente.

Cosa pensi della nuova scena rap/Trap? Ti piacerebbe collaborare con qualcuno in particolare?

La scena rap/trap attuale la seguo un po’, se devo darti dei nomi con cui mi piacerebbe collaborare sono: Rancore, Clementino e Gianni Bismark ma anche Silent Bob, Grezzo e Suarez.

Finito questo periodo di emergenza sanitaria, ci saranno dei live dove porterai in giro questo nuovo progetto musicale?

Assolutamente si. Io e Hydrus vorremmo portare la nostra musica sui palchi. Penso che i live per un artista siano essenziali.

In attesa di vederti live, ci puoi dare in anteprima qualche altra notizia sulle date delle tue prossime pubblicazioni?

Intanto spero che questo covid-19 finisca presto e si possa suonare live il prima possibile. Dopo “il gioco dei fili” usciranno vari brani, vi anticipo che con il crew Phs uscirà “Pena capitale”. A livello artistico individuale uscirà “Senza pensieri” con una collaborazione a cui tengo particolarmente. Queste sono solo due delle cose che usciranno, ma sarà un 2021 molto prolifico.