“La stabilita’ dell’inflazione a gennaio sintetizza dinamiche opposte dei prezzi dei prodotti energetici – spiega l’Istat – I prezzi dei regolamentati (gas ed elettricita’) accentuano la flessione, continuando a esercitare un effetto di contenimento dell’inflazione generale (che rimane al di sotto di quella della zona euro), mentre quelli dei non regolamentati (carburanti per autotrazione e combustibili per la casa) registrano una forte accelerazione. In questo quadro, la dinamica al rialzo della componente di fondo, che da luglio 2019 continua ad essere al di sopra di quella riferita al paniere nel suo complesso, appare dovuta a merceologie soggette anch’esse a oscillazioni mensili ampie (come i prezzi del trasporto aereo)”.
Guardando alle tipologie di prodotti, tra i beni accelerano i prezzi dei beni alimentari lavorati (da +0,4% a +0,6%); rallentano invece quelli degli alimentari non lavorati (da +1,2% a +0,8%). I prezzi dei beni energetici non regolamentati vedono raddoppiato il loro tasso di crescita (da +1,6% a +3,2%), a causa della dinamica di quasi tutte le componenti dell’aggregato: i prezzi del gasolio per mezzi di trasporto accelerano da +0,3% a +3,8%, quelli della benzina da +3,1% a +6,7%, il gasolio da riscaldamento passa da +1,5% a +3,8%, mentre si attenua la flessione degli altri carburanti (da -7,6% a -4,1%); fanno eccezione i prezzi dell’Energia elettrica mercato libero che rallentano da +5,7% a +0,3%
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